Cresce l'età della popolazione digitale
Nel corso di questo decennio si è registrata una lenta ma progressiva crescita dei navigatori nelle fasce più mature, che costituiscono il 14 per cento della popolazione online, ovvero 3.6 milioni di italiani. Dal 2007 si è registrata una marcata accelerazione e gli over 55 sono quasi raddoppiati.
Il fenomeno della digitalizzazione degli individui più adulti non riguarda esclusivamente il nostro Paese. In Francia, gli over 55 sono il 24 per cento (+87 per cento in 4 anni), in Gran Bretagna e in Germania sono stabilmente più del 20 per cento e in Spagna registrano un +61 per cento dal 2007.
In Italia, i navigatori senior sono il 23 per cento del totale popolazione in quella fascia di età e hanno caratteristiche molto diverse rispetto alla media. Si tratta principalmente di uomini (66 per cento), con un profilo culturale ed economico elevato: per il 78 per cento diplomati o laureati, dispongono mediamente di un reddito superiore ai 36 mila euro (l’8 per cento supera i 72 mila).
L’approccio alla rete di questo tipo di navigatori evidenzia alcune peculiarità nell’utilizzo del mezzo: grande attenzione ai contenuti di informazione (il 54 per cento del tempo dedicato in più rispetto alla media) e a quelli finanziari (+34 per cento). Interessante anche l’attrattività dell’offerta eGovernment, all’interno della quale troviamo i contenuti e i servizi dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS, solo per citare i due più utilizzati.
Poco più di 3 milioni di “pantere grigie” visitano le member community, ovvero blog, forum e social network. Tra questi, Twitter si rivela il più affine a questo pubblico, così come la rete business di Linkedin. Facebook, pur molto diffuso tra gli over 55, registra qualche punto di svantaggio rispetto alla media.
Non trova conferma presso questo target il genere femminile che risulta meno presente, in una proporzione che supera il rapporto 2 a 1.
La digitalizzazione della popolazione più “matura” è stata aiutata dalla diffusione del telefono cellulare, la cui penetrazione su coloro che hanno più di 55 anni è allineata alla media con il 39 per cento.
Internet, invece, dopo una prima fase di divario generazionale, sta progressivamente riducendo il gap. Secondo l’’Osservatorio Multicanalità 2010’, sono circa 3.5 milioni gli italiani in questa fascia di età che attivano tutti i canali a disposizione per acquisire informazioni di tutti i tipi.
Una tendenza che impone alle imprese una riflessione rispetto alle scelte di comunicazione e all’offerta destinata ai più maturi. Alcune aziende se ne sono già accorte e hanno sviluppato la “grey tech”, come l’ha definita “Wired.it”, cioè prodotti tecnologici specificatamente dedicati. Lo stesso Ipad sembra essere un oggetto appealing per la terza età: interfaccia facile e immediata, caratteri ingrandibili per essere letti senza difficoltà. Semplificazione, apprendimento ludico e prodotto di design: tutte caratteristiche per aver successo anche sui meno giovani.
La grey tech è un mercato in costante crescita: ad esempio nel 2020 negli Stati Uniti, dove i navigatori over 55 sono uno su quattro, dovrebbe valere 20 miliardi di dollari. Un mercato abbastanza interessante per le aziende per pensare a prodotti che soddisfino le esigenze di questa nuova popolazione digitale.
http://nielsen.mag-news.it