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L'ultimo Eurobarometro Standard dimostra un'inversione di rotta rispetto alla primavera del 2009: emerge, infatti,  un ritorno di fiducia degli italiani nei confronti dell'Unione Europea e le sue Istituzioni. Inoltre, la maggioranza degli italiani continua a credere che l'Italia debba farsi sentire di più in ambito dell'Unione Europea.

Più precisamente la ricerca rivela che il 49%, ovvero la maggioranza relativa, degli italiani ritiene che far parte dell'Unione Europea sia una cosa positiva per il Paese. Si registra un aumento dell'1% dei soddisfatti, a fronte della diminuzione dei critici del 16%.

I dati sui principali elementi di identità comune, dicono che, per la maggioranza relativa degli italiani (37%), l'Unione Europea rappresenta principalmente la possibilità di viaggiare, di studiare e di lavorare in Europa. La stessa percentuale riconosce l'UE primariamente nell'Euro. Non mancano, altri valori come: democrazia (34%), diritti umani (33%) e stato di diritto (28%).

La fiducia degli italiani verso l'Unione Europea è in crescita: il 52% del campione dichiara di fidarsi, mentre il 32% no. Nella primavera 2009,ultimo rilevamento Eurobarometro, la percentuale di fiducia era 48% contro 36% di scettici.

Però, nonostante il giudizio positivo e la fiducia espressa, il 44% degli italiani ritiene che l'Unione Europea sia in questo momento a "corto di idee". Questa mancanza di capacità propositiva andrebbe anche a detrimento del peso dell'Europa quale attore globale. In quasi tutti i settori elencati nel sondaggio (lotta all'inflazione, economia, trasporti, energia, politica regionale, agricoltura, ricerca, sicurezza, istruzione) secondo il parere della maggioranza relativa degli italiani,gli Stati Uniti sono davanti all'Unione Europea.

Comprensibile il dato di scetticismo per quanto riguarda la situazione economica attuale: l'80% degli italiani ritiene che la situazione economica del Paese sia tuttora negativa, se anche la percentuale degli scontenti è diminuita.

Per il 63% degli italiani, favorevole all'Unione monetaria europea e alla moneta comune, l'Euro rimane un punto fermo.

A proposito, invece, dei futuri allagamenti, lo scetticismo italiano permane mentre, a livello europeo,  c'è stata un'inversione di rotta: il 46% degli europei intervistati dichiara di essere favorevole a nuovi allargamenti dell'Unione Europea negli anni a venire, contro il 43% di contrari.

Per informazioni:
http://ec.europa.eu/public_opinion/index_en.htm