I primi giorni del mese di marzo la Commissione europea si è prodotta in un'altra mossa per continuare la sua battaglia contro i contenuti illegali sul web e ha pubblicato una nuova raccomandazione, per i paesi membri e le aziende, che contiene ulteriori indicazioni sulle azioni da adottare per rafforzare la lotta ai contenuti illeciti. La raccomandazione fa seguito alla comunicazione del settembre 2017 con le le misure per fronteggiare la crescita dei contenuti illegali on line. Da ricordare anche il continuo monitoraggio per verificare l'efficacia delle misure prese che, se non si dimostreranno sufficienti, potrebbero generare un intervento legislativo.
La Commissione chiarisce che per contenuto illegale si intendono la propaganda terroristica, l'incitamento all'odio e alla violenza, il materiale pedopornografico e anche i contenuti che violano il diritto d’autore e la proprietà intellettuale.
La richiesta delle Commissione si rivolge a tutte le piattaforme on line perché siano proattive ed esercitino il controllo sul proprio sito, senza aspettare segnalazioni terze. Alle imprese si raccomanda, invece, di investire in tecnologie di rilevazione automatica, di definire regole semplici e trasparenti per la segnalazione dei contenuti illegali e istituire meccanismi accessibili per consentire di segnalare i contenuti illeciti.
Si tratta, dichiarano a Bruxelles: "di misure operative per garantire maggiore rapidità nella rilevazione e nella rimozione dei contenuti illegali on line, a rafforzare la collaborazione tra imprese, segnalatori affidabili e autorità preposte all'applicazione della legge, nonché ad aumentare la trasparenza e le garanzie a favore dei cittadini". Non solo, la decisione di procedere con fermezza su questo versante rientra nell'ambito della direttiva sul diritto d'autore e in quello della protezione dei cittadini e dei paesi da forme criminali on line