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Comunicazione Pubblica

Archivio newsletter - Associazione Italiana per la Comunicazione Pubblica e Istituzionale

Le parole… sono importanti! I politici italiani alla prova della comunicazione


Autore: Gianluca Giansante
Editore: Carocci


Serve o non serve la comunicazione politica? Ed ancora servono delle competenze per attrezzarsi da capo di un Governo e fare una decente comunicazione delle politiche (più che della politica)?

A queste domande che possono sembrare ovvie risponde con un ottimo lavoro Gianluca Giansante, che lavora presso l’Istituto della Enciclopedia Italiana G. Treccani e collabora con il Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale dell’Università “Sapienza” di Roma.

Il volume, apprezzato anche da due politici apprezzabili, Enrico Letta e Beatrice Lorenzin, s’intitola  “Le parole sono importanti” e spiega come si comportano “i politici italiani alla prova della comunicazione”. Nelle oltre 170 pagine (Carocci Editore) si fa un viaggio dal politichese alla comunicazione efficace; dalla narrazione  (con) vincente di Silvio Berlusconi al linguaggio dei democratici Veltroni e Bersani; da come si muove la Lega in ambito comunicativo (il titolo del paragrafo è “Rozzo sarà lei”) alla narrazione “diversa” di Nichi Vendola; dagli estremisti di successo, Di Pietro e Grillo, alla domanda legittima se “la serietà paga” con i casi di Prodi, Fini e Casini.

Non poteva mancare un ultimo capitolo sul “contributo” di Ruby e Noemi alla comunicazione politica.

Un capitolo forse manca: come la politica quando non sa comunicare diventa satira. Perché proprio la satira evidenzia i limiti della comunicazione: pensiamo a Sabina Guzzanti Berlusconi o D’Alema, a Crozza che imita Veltroni o Bersani, o ancora a Checco Zalone che interpreta Nichi Vendola.

Quindi, è certo, la comunicazione politica serve, ma l’autore avverte: “Non si vince solo con una comunicazione efficace, è evidente, servono persone credibili, alleanze solide, un programma robusto. La comunicazione è un elemento che può contribuire al successo o al fallimento di qualsiasi progetto politico”.

Giansante, con il suo lavoro di ricerca ha voluto fare un’analisi che non limita la politica al fenomeno simbolico, né restituisce un’interpretazione riduzionista. Anzi mette a fuoco cosa può servire per vincere.

Ed è anche un lavoro di ricerca curato, con riferimenti a quanto accade in altri paesi e un richiamo costante a tutta la letteratura italiana e straniera sulla comunicazione politica.

Vogliamo però ribadire quanto già scritto più volte: stiamo parlando di comunicazione politica. Non di marketing elettorale o di propaganda ben truccata.


(F.P.)