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Associazione Comunicazione Pubblica
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Comunicazione Pubblica

Archivio newsletter - Associazione Italiana per la Comunicazione Pubblica e Istituzionale

Una lettrice del Corriere della Sera (22/11/2014) incappata in un disagio del servizio nazionale dei trasporti scrive: "[...] Vogliamo parlare del ruolo della comunicazione nella gestione delle emergenze, del rischio e dei disservizi che ne conseguono? Del fatto che la comunicazione non è una procedura burocratica e può non solo evitare tragedie ma anche alleviare o peggiorare le già precarie condizioni in cui il paese è ridotto dall'incuria e dall'ignavia (per non dire altro) della classe dirigente di questo Paese? [...]".

E' una occasione questa da cogliere al volo per chi si occupa da ben 25 anni di comunicazione pubblica e di servizio pubblico, della crescita della cultura della comunicazione e del cambiamento nelle organizzazioni pubbliche verso la modernizzazione delle Pubbliche Amministrazioni.
La comunicazione e quindi l'ascolto, la buona relazione - Compubblica non si stancherà mai di ribadirlo - sono fattori di condivisione, di partecipazione del cittadino, che entrano nella strategia di una Amministrazione per dare corpo alle azioni.
Credere che per detenere potere sia sufficiente mantenere a sè le informazioni è anacronistico, oltre che controproducente, e non aiuta nel decantato processo di modernizzazione.

Una maggiore conoscenza dei propri diritti ha reso il cittadino più consapevole e più forte e le prestazioni erogate, di ogni tipo e genere, solo la reale qualità di una Amministrazione. Prestazioni dalle quali si possono ricavare valutazioni sull'operato di una singolo Ente pubblico.

Solo corrette azioni di miglioramento gestionale e organizzativo, in cui la comunicazione entra di diritto, possiedono la lungimiranza sostanziale che porta a rendere correttamente i servizi pubblici.

E i cittadini hanno diritto di esigere servizi e una azione pubblica efficace, efficiente e di qualità.

 

Lettera "Corriere della Sera"



M.B.