Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, e il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, hanno sottoscritto al Viminale un nuovo protocollo di legalità con l'obiettivo di rafforzare l'impegno comune contro le infiltrazioni criminali nell'economia e tutelare più efficacemente il sistema d'impresa.
L'accordo renderà possibile avviare i controlli antimafia sulle imprese che aderiscono, su base volontaria, al protocollo ed estenderli anche in capo ai loro fornitori ed esecutori di lavori che hanno preventivamente manifestato la propria disponibilità a sottoporsi a tale attività di prevenzione amministrativa.
Le Associazioni di Territorio e di Settore della Confindustria, con l'adesione su base volontaria all'intesa, potranno acquisire, per conto delle loro associate, la documentazione antimafia riferita alle imprese e ai loro fornitori attraverso la diretta consultazione della BDNA, salvo l'ipotesi in cui le imprese aderenti o i loro fornitori risultino già iscritti nelle White list o nell'Anagrafe antimafia dei fornitori.
Le imprese aderenti a loro volta si impegnano a utilizzare fornitori che siano verificati sotto il profilo dei controlli antimafia ovvero quelli per i quali sia stata previamente acquisita la documentazione antimafia liberatoria.
Nell'ottica della semplificazione, il protocollo prevede che l'impresa aderente possa stipulare contratti con i propri fornitori anche prima del rilascio della documentazione antimafia liberatoria, con all'interno apposite condizioni risolutive che prevedano un obbligo di recesso dagli impegni pattizi in caso di successiva interdittiva, fatto salvo il pagamento delle prestazioni già eseguite e il rimborso delle spese sostenute per l'esecuzione della parte di contratto non ancora realizzata, nei limiti delle utilità conseguite.
Fonte: www.interno.gov.it