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Tradizione e innovazione. Le fonti di informazione degli italiani secondo il Censis

È un mix di fonti e strumenti quello che gli italiani utilizzano oggi per informarsi: canali tradizionali si mescolano al web contaminandosi gli uni con gli altri. Lo dice il nuovo Rapporto Censis sulla comunicazione.

Le prime cinque fonti di informazione utilizzate dagli italiani mescolano gli strumenti tradizionali come telegiornali, reti all news e quotidiani su carta, con l'innovazione proposta da Facebook e dai motori di ricerca.

Parlando di innovazione, Internet e divario digitale sono in molti a credere che nel futuro i media tradizionali perderanno terreno, primi fra tutti quelli cartacei che per il 49,6% degli intervistati sono destinati all’estinzione, generando una possibile riduzione della libertà di informazione (42,4%).

In generale, sono le persone che hanno più esperienza dei media digitali a esprimere un atteggiamento più positivo verso il futuro. Va però rilevato che uno dei limiti principali del nostro Paese è quel 25% di cittadini che non possiede le competenze necessarie in ambito digitale .

I valori più alti sulle conoscenze digitali sono di chi ha tra i 33 e i 34 anni (solo l'8% non è in grado di utilizzare la rete e i suoi strumenti).

Sulla classifica delle fonti è il tg che resta al vertice dei programmi che gli italiani seguono per informarsi (59,1%); Facebook si colloca al secondo posto con il 31,4% di utilizzatori, seguito dal  20,7%  di italiani che attinge notizie dai motori di ricerca, Google in testa.

Le notizie più seguite sono le sorti della politica nazionale, con i suoi continui e gli inaspettati argomenti che coinvolgono il 42,4% degli italiani, più delle partite di calcio e lo sport (29,4%) , la cronaca nera (26,1%) e il gossip (18,2%).

Nel 2019, la tv tradizionale registra una diminuzione del -2,5% in un anno, mentre cresce significativamente la tv via internet e la mobile tv. La radio continua ad essere in buona posizione, anche se da un lato il tradizionale ascolto da casa è in calo, l’autoradio e lo smartphone restano stabili o in crescita.

Sul fronte dei social network il più popolare è YouTube (56,7%), seguito da Facebook (55,2%) e Instagram (35,9%).

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