Non ci soffermiamo sull'ampio dibattito che la decisione ha scatenato. Però riteniamo utile, per i comunicatori pubblici, conoscere la posizione dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali italiana, il cui presidente ha precisato che "resta evidente la necessità di verificare come concretamente questi diritti e queste tutele verranno assicurati e messi in atto".
Antonello Soro fa un'apertura sulla necessità di "coniugare i diritti fondamentali delle singole persone con la libertà di informazione e l'interesse collettivo a conoscere dei fatti di rilevanza pubblica". Dando, in questo modo, una mano anche ai comunicatori pubblici che hanno il compito di attivare un dialogo costante e leale con i cittadini. Non sarebbero, in tal modo, costretti a celare alcune notizie, con la scusa della privacy.
Naturalmente, come scrive il presidente Soro, il lavoro con Google e gli "altri Big della Rete" è avviato e non certamente concluso. Rimane così aperto il grande capitolo delle indicizzazioni, interne ed esterne, e dei vincoli individuati dal D. Lgs 33/2013.
C.T.