Le tre parole chiave di questa terza edizione di COM.Lab - organizzazione, comunicazione, persone - sono emblematiche: esse richiamano con grande efficacia evocativa il progetto di ingegneria sociale e istituzionale che si sta concretizzando sotto i nostri occhi.
Il primo termine, organizzazione, rinvia al processo di cambiamento che sta coinvolgendo la Pubblica Amministrazione italiana. Uno degli obiettivi che questo Governo si è dato è di riformare la P.A., facendola diventare una struttura moderna, organizzata, tecnologicamente evoluta, concreta nella relazione e nella comunicazione con cittadini e imprese. Una Pubblica Amministrazione che risponda prontamente ai nuovi bisogni, che sia capace di tagliare costi e ridurre i tempi che i cittadini utilizzano per relazionarsi con essa, che tenga il passo con i livelli di produttività degli altri Paesi europei. Una Pubblica Amministrazione "adattiva" che funzioni, si rinnovi, semplifichi, velocizzi.
Il secondo termine, comunicazione, richiama una Pubblica Amministrazione che ascolta e risponde ai suoi veri "datori di lavoro": i 60 milioni di Italiani cui offrire servizi, cortesia, tenendo fede all'impegno di far funzionare la res pubblica in modo diretto, economico e trasparente.
Infine, l'ultimo termine: persone. Al centro del progetto di nuova Pubblica Amministrazione che stiamo perseguendo ci sono i cittadini, le loro esigenze, i loro bisogni. Per cambiare e migliorare, la nuova P.A. ha bisogno di loro: ad essi viene dato in mano il controllo, grazie a strumenti innovativi capaci di fare sentire la loro voce, come la Posta elettronica certificata.
In una congiuntura difficile come quella da cui stiamo lentamente uscendo, questa nuova P.A. rappresenta il presupposto indispensabile per realizzare una efficace strategia di rilancio e di ammodernamento del Paese.
L'azione di cambiamento si fonda su quattro componenti: innovazione, semplificazione, trasparenza, merito. Su di essi bisogna puntare se vogliamo far nascere un nuovo tipo di rapporto tra cittadino, impresa e istituzioni, aperto al dialogo e ai contributi che vengono dal mondo della produzione, della ricerca, dal terzo settore, dai singoli cittadini, che funga da elemento di impulso alla crescita e allo sviluppo della competitività del Paese.
Il Governo, sin dai primi mesi di insediamento, si è fortemente impegnato in questa direzione, anche grazie ad un programma di azioni rivolte in primo luogo a migliorare la qualità della P.A. . È questo il "cuore" del Piano e-Government 2012, che definisce l'insieme di progetti di innovazione digitale che, nel loro complesso, hanno come fine ultimo quello di modernizzare, rendere più efficiente e trasparente la Pubblica Amministrazione, migliorandone la qualità dei servizi erogati a cittadini e imprese, e diminuendo i costi per la collettività.
Passo dopo passo, grazie ai progressi e alle realizzazioni programmate nel Piano e-Gov, una nuova Pubblica Amministrazione sta dunque prendendo forma, intorno a quattro dimensioni:
- una P.A. che rinnova, incentivando e promuovendo innovazione: la P.A. interagisce col sistema scientifico e industriale, beneficiando del progresso scientifico e tecnologico per innovare, generando, sia dal lato della domanda sia dal lato dell'offerta, gli impulsi di mercato necessari per rafforzare il processo di innovazione. Si pensi, ad esempio, agli stimoli offerti dal Piano Nazionale della Ricerca 2010-2012, al programma Industria 2015 e all'iniziativa "Italia degli Innovatori" all'interno dell'Expo Shanghai 2010 "Better city, better life";
- una P.A. che crea infrastrutture per l'innovazione, completando le reti infrastrutturali digitali, a partire dal Sistema Pubblico di Connettività e dalla banda larga;
- una P.A. che innova se stessa, grazie al profondo processo di ammodernamento che essa sta sperimentando, a partire dalla riforma della Pubblica Amministrazione con il D.lgs. 150/09;
- non ultima, una P.A. che comunica con l'esterno e dall'esterno trae linfa vitale per costruire una rete di relazioni stabili con tutti gli attori sociali, rinforzando legami di collaborazione e coinvolgendo gli agenti sul territorio, creando una nuova cultura, una nuova idea di Istituzione pubblica, basata sul dialogo, sulla partecipazione e sull'empowerment dei cittadini.
Il cambiamento è in atto. Il processo di rinnovamento sta coinvolgendo l'intero Paese, influenzando idee, comportamenti, contesto, in un circolo virtuoso che tutti sono chiamati ad alimentare.
Renato Brunetta
Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione