COMLab è stato promosso non tanto e non solo per ribadire l'importanza e il peso della comunicazione pubblica nei processi di ammodernamento amministrativi. Allo stesso tempo è infatti urgente e necessario individuare e identificare le novità, le differenze e le continuità, "nel bene e nel male", che caratterizzano il rapporto tra P.A. e cittadini. Questo il pensiero espresso dal Presidente dell'Associazione "Comunicazione Pubblica" Gerardo Mombelli, in apertura della prima edizione degli Stati Generali della Comunicazione Pubblica in Italia e in Europa di Bologna. Partecipando alla tavola rotonda inaugurale intitolata "La Stagione delle Riforme e la Comunicazione Pubblica" e tenutasi nella mattinata di lunedì 6 ottobre, Mombelli ha aggiunto che nell'evento l'Associazione porta tutta la propria esperienza ed il proprio impegno, da sempre tesi a promuovere la trasparenza amministrativa e il massimo allargamento possibile della partecipazione democratica alla vita istituzionale.
Così come il convegno "Le Riforme perdute della PA", svoltosi a Roma nella scorsa primavera, gli Stati Generali sono stati promossi, ha proseguito Mombelli, anche e soprattutto per evidenziare uno scarto tra quanto affermato nelle leggi di riforma amministrative emanata negli ultimi 15-20 anni, e quanto accadde quotidianamente nel rapporto tra cittadini e istituzioni. Il convegno di Roma e gli Stati Generali di Bologna, così come la nascita dell'Osservatorio sulle riforme della P.A. in seno a "Comunicazione Pubblica", servono perciò a sviluppare una riflessione collettiva ed estesa a tutti gli "addetti ai lavori" su questi temi. È infatti solo ampliando al massimo il confronto e l'elaborazione di proposte e soluzioni che si può realmente ambire a far sì che i principi e i valori fondanti delle riforme amministrative siano realmente tradotti in prassi e modelli di comportamento all'interno delle P.A.
Prendendo la parola, il Sindaco di Bologna Sergio Cofferati ha sottolineato la sempre maggiore importanza della comunicazione pubblica. "Anche interventi ed azioni ben congeniati e capaci di garantire ritorni reali per i cittadini - ha dichiarato - se non sono efficacemente spiegati alla collettività rischiano di passare inosservati". Per questo motivo, con una vera e propria "scelta di campo", le P.A. sono sempre più chiamate a comunicarsi "in tutte le fasi della propria vita amministrativa", il che equivale a dire che "la comunicazione pubblica deve divenire parte integrante di tutto l'operato delle PA".
"COMLab è una occasione importante per ragionare sul senso delle istituzioni", ha successivamente affermato la Presidente dell'Assemblea legislativa emiliano-romagnola Monica Donini, auspicando che iniziative come gli Stati Generali possano servire alle P.A. per domandarsi se realmente, al di là delle dichiarazioni di principio, sono in grado al momento di farsi valutare sul proprio operato, così come di garantire una reale rappresentanza dei cittadini. La Donini ha aggiunto che la comunicazione pubblica funziona solo se riesce a suscitare comportamenti corretti e maggiormente votati all'interesse generale da parte dei cittadini. Per questo, ha concluso, occorre una iniezione di concretezza ed efficacia nel modo in cui le istituzioni comunicano e si comunicano.
Stefano Alvergna, assessore alla Comunicazione della Provincia di Bologna, ha poi sottolineato il valore della comunicazione pubblica come investimento, piuttosto che come costo per le P.A., perché è solo attraverso una efficace opera di comunicazione che i cittadini possono realmente conoscere come e quanto le istituzioni riescono a operare nel loro interesse. Perché ciò avvenga, ha aggiunto, occorre perciò impegnarsi per una reale applicazione della Legge 150 così come dedicare maggiore attenzione alla rivoluzione tecnologica in atto, partendo dal presupposto che il vero divario digitale non è tanto quello che deriva dalla mancanza di accesso agli strumenti, almeno nelle nostre realtà in progressiva diminuzione, quando quello che scaturisce da una insufficiente conoscenza critica di come le reti stanno cambiando il nostro quotidiano, e di e quanto potrebbero essere sfruttate per acquisire vantaggi ed opportunità in termini relazionali, sociali e culturali.
Luigi Litardi, direttore Generale della Camera di Commercio di Bologna e Consigliere di Bologna Fiere, ha quindi chiuso la serie degli interventi sottolineando come gli Stati Generali possano essere una ottima occasione per riflettere sulla trasformazione delle P.A. da mere esecutrici di compiti amministrativi, a soggetti realmente al servizio dei cittadini e delle loro esigenze. Semplificazione e innovazione sono perciò le parole chiave sulle quali puntare per far sì che i servizi amministrativi siano realmente migliorati e realizzati partendo dalle reali aspettative dei cittadini.
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