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Privacy europea: l’Italia detta le regole lessicali

L'approvazione del nuovo "pacchetto protezione dati" pubblicato il 4 maggio scorso sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea ha recepito le osservazioni lessicali suggerite dal Garante italiano per la protezione dei dai personali.

Il nuovo Regolamento europeo, cui abbiamo accennato nella newsletter n. 172, introduce una legislazione in materia di protezione dati uniforme e valida in tutta Europa, affrontando temi innovativi – come il diritto all’oblio e alla portabilità dei dati – e stabilendo anche criteri che da una parte responsabilizzano maggiormente imprese ed enti rispetto alla protezione dei dati personali e, dall’altra, introducono notevoli semplificazioni e sgravi dagli adempimenti per chi rispetta le regole.

Nello stesso pacchetto, il Parlamento ha approvato una Direttiva, che stabilisce, per la prima volta, norme comuni per il trattamento dei dati a fini giudiziari e di polizia all’interno di tutti gli Stati membri. Obiettivo della Direttiva è quello di innalzare le garanzie per la privacy dei cittadini ma anche facilitare notevolmente lo scambio e l’uso delle informazioni utili per il contrasto a fenomeni come criminalità e terrorismo.

Novità anche sul piano del lessico. I termini “Titolare del trattamento” e “Responsabile del trattamento”, già presenti nel Codice privacy italiano, compaiono anche nei testi italiani del Regolamento europeo.

Si tratta di un adattamento terminologico caldeggiato dal Garante per la protezione dei dati personali preoccupato di non veder sottoposti gli operatori del nostro Paese a un inutile sforzo adattativo e interpretativo. L’iniziativa del Garante ha trovato anche il sostegno dei giuristi-linguisti di lingua italiana presso il Consiglio e il Parlamento Ue.

Le precedenti versioni italiane del Regolamento, infatti, riportavano i termini “responsabile del trattamento” (data controller) e “incaricato del trattamento” (data processor). Tuttavia, trattandosi, di fatto, di figure identiche a quelle che nel Codice privacy italiano sono indicate rispettivamente come “titolare” e “responsabile”, l’Autorità italiana ha chiesto e ottenuto che i nuovi testi mantenessero tali diciture in modo da evitare a imprese, enti, professionisti e cittadini ogni possibile problema di interpretazione giuridica ed eventuali costi, anche materiali, connessi al cambiamento terminologico.

I testi in Gazzetta Ufficiale Europea: http://goog.gl/5KKX2A

                                                                                                                        Franco Mauroner