Il papà del World Wide Web, Tim Berners-Lee, durante il vertice "Web Summit 2018" ha espresso e invitato imprese e governi a firmare congiuntamente una 'Carta per il web', per ricostruire la fiducia in Internet molto compromessa dall'enorme circolazione di notizie false, di violazioni della privacy, di incitamento all'odio e, non ultimo, della polarizzazione della politica del mondo on line.
Un documento teso a proteggere i diritti e le libertà delle persone online, con chiare responsabilità di chi ha il potere di rendere la rete migliore e rendere il web affidabile e accessibile, così che nessuno sia escluso.
Berners-Lee afferma come vi siano numerosi gli studi, l'ultimo "We are social" firmato "Statista", che dimostrano che metà della popolazione mondiale sarà on line entro il prossimo anno ma che, poiché il tasso di adozione sta rallentando considerevolmente, vi è una potenziale possibilità che una quantità molto considerevole di persone vengano tagliate fuori dai servizi pubblici, dall'istruzione e dal dibattito pubblico.
Il documento proposto è diviso in tre sezioni, con commi specifici per Istituzioni, aziende e utenti. Fra i principi base c'è la privacy: "diritto fondamentale perché tutti possano utilizzare Internet in modo libero, sicuro e senza timori".
 
                                 
        
         
                                         
                                         
                                         
                                        