Per questo Agcom ha scritto a Facebook, Google e Twitter chiedendo loro di assumere "un ruolo più proattivo" con lo scopo di sviluppare ulteriori strumenti di autoregolamentazione per contrastare questi fenomeni e anche per fare attività di monitoraggio sul fenomeno.
Con questo obiettivo l'Agcom si farà promotrice di linee guida e codici di condotta condivisi con le piattaforme e con il 'Tavolo tecnico per la garanzia del pluralismo e della correttezza dell'informazione sulle piattaforme digitali" per garantire trasparenza della pubblicità on line, monitoraggio delle notizie false e di quelle di incitamento all'odio (hate speech), piattaforme di controllo e fackt-checking. In particolare, dice la nota dell'Autorità verranno adottate "forme di monitoraggio dei fenomeni di disinformazione e di hate speech attraverso la fattiva collaborazione delle piattaforme on line; verranno individuate forme di trasparenza del sistema della pubblicità on line; sarà favorita la creazione, anche in Italia, di una piattaforma autonoma di fact-checking; ; saranno varate iniziative per promuovere la cultura mediatica e digitale e fornire ai cittadini strumenti per un uso consapevole e critico dei media (social e non); verranno introdotti nuovi strumenti di trasparenza ed empowerment del consumatore attraverso la realizzazione di campagne informative sulla disinformazione".