Si parla ancora di notizie false e di quelle che incitano all'odio e alla rabbia. E' la volta di Unilever, uno fra i maggiori inserzionisti pubblicitari (il secondo) che ha ammonito Google e Facebook di non investire più sui loro canali per la mancanza di trasparenza e per il poco controllo delle notizie messe in rete, soprattutto quelle false, razziste, discriminatorie e di qualità e provenienza dubbia. Questo anche se di recente Mark Zuckerberg ha annunciato l'arrivo del nuovo algoritmo di controllo delle informazioni sui social.
Anche l'Upa, l'associazione italiana che raggruppa le più importanti aziende che investono in pubblicità, sta lavorando con determinazione per la "rimozione" di questi gravi problemi e, con l'obiettivo di dare un indirizzo verso comportamenti consoni alla tutela di chi riceve i messaggi pubblicitari, ha realizzato un Libro bianco, utili linee guida per la misurazione del traffico dei siti (raccolti da Audiweb), per il controllo di chi compra quel traffico e la conoscenza di come verrà veicolato il messaggio.
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