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Archivio newsletter - Associazione Italiana per la Comunicazione Pubblica e Istituzionale

Rapporto Assinform sulle ICT della P.A.

Presentata recentemente a Roma la seconda edizione dell'Osservatorio ICT nella Pubblica Amministrazione, realizzato da NetConsulting e Netics per Assinform.


Dai dati emerge che il quadro nazionale per la spesa di ICT delle Pubbliche Amministrazioni vi è un calo annuo del 3%, particolarmente evidente nel 2012, quando ha toccato i 4,3 punti percentuale. E' invece cresciuta la quota della spesa corrente sulla spesa complessiva, a scapito di quella per investimenti. Quest'ultima è scesa nel 2012 nella P.A. Centrale al 40,5% per l'IT e al 14,3% per le TLC, nelle Regioni rispettivamente al 26% e al 18,1%, nei Comuni e nelle Province a quote comprese tra i 12,5% e il 14% e tra il 9% e il 7%. 

I costi maggiori sono stati sostenuti per la manutenzione delle infrastrutture che richiedono ingenti volumi di spesa per il loro funzionamento.

In controtendenza, unica eccezione, il settore della Sanità.

Infatti, al comparto della sanità pubblica, Regioni e ASL, che segnano una spesa crescente: ad esempio, il dato procapite nel settentrione è superiore a 20 Euro. A livello europeo, però, siamo negli ultimi: Gran Bretagna e Danimarca sono a quota 58 Euro, con una media Ue di 33,2 Euro.

Il documento rileva una buona diffusione degli strumenti base (pc, accessi Internet, strumenti di sicurezza informatica) in tutte le Amministrazioni e una copertura applicativa quasi a totale per le funzioni interne (contabilità, gestione del personale, controllo etc.) sia a livello centrale che territoriale. Per contro emerge un'infrastruttura hardware datata e un'anzianità marcata per le applicazioni nei Comuni (oltre il 35% non ha aggiornamenti significativi successivi al 2009); una copertura bassa delle aree di interazione con l'esterno (contratti, bandi e concorsi, URP lo sono per il 50/60% per centro degli Enti Centrali; URP, servizi sociali per non più del 35/45% dei Comuni, etc.). E soprattutto vi è scarsa interoperabilità dei sistemi della P.A. locale fra questi e quelli della P.A. centrale e la frammentazione dei sistemi anche all'interno degli Enti regionali e centrali.


Importanti progressi si sono fatti sul fronte dei servizi online ai cittadini e alle imprese, ma resta il fatto che manca una visione integrata nell'erogazione dei servizi, ancora spesso limitata al download della modulistica da compilare.


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