Ottobre, mese europeo dedicato alla cyber sicurezza, è una iniziativa dell'Unione europea che lancia una campagna di comunicazione. Nello stesso tempo è stata diffusa una ricerca con i dati sulla sicurezza informatica riferiti al primo semestre 2019.
Rispetto allo stesso periodo del 2018, rivela la ricerca, c'è stato un +1,3% (757) di attacchi gravi di dominio pubblico. A livello mondiale gli attacchi sono stati effettuati per il 90% in America, per il 4% in Europa, per il 2% in Asia e altrettanti in Oceania. Il rimanente 2% non è stato possibile geolocalizzarlo.
Il Report è stato realizzato da Clusit e poiché censisce solo attacchi di pubblico dominio, pur se statisticamente significativo e di grande consistenza, risulta inevitabilmente parziale. La sottostima dei numeri è dovuta soprattutto alle aggressioni che non diventano mai di dominio pubblico o lo diventano solo dopo anni e alla mancata pubblicizzazione di chi ha subito gli attacchi.
Da evidenziare il dato riferito al settore dei dati sanitari, uno dei più colpiti, che registra un aumento del +31% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Clusit ha rilevato che il 98% degli attacchi informatici al settore healthcare sono dovuti a cibercryme i cui livelli di gravità sono classificati come “critico” nell'8% dei casi, “alto” nel 38% e “medio” nel 94%. In Italia, la ricerca rivela che sono finite nel mirino dei cyber criminali cinque strutture sanitarie.