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Quali i problemi dell'era digitale?

Sono stati anche considerati quali sono i principali problemi dell'era digitale, nella quindicesima edizione del "Rapporto Censis sulla comunicazione". La classifica dei principali problemi dell'era digitale secondo gli italiani riflette una visione molto individualistica, prevalentemente centrata su di sé e sull'impatto negativo che le tecnologie digitali possono eventualmente avere sul proprio vissuto quotidiano.

Per il 42,5% degli italiani il problema numero uno di Internet è la diffusione di comportamenti violenti, dal cyber-bullismo alle diffamazioni e intimidazioni on line. Al secondo posto, il 41,5% colloca il tema della protezione della privacy. Segue il rischio della manipolazione delle informazioni attraverso le fake news (40,4%) e poi la possibilità di imbattersi in reati digitali, come le frodi telematiche (35,5%). Solo a grande distanza vengono citati problemi di sistema, come l'arretratezza delle infrastrutture digitali del nostro Paese e l'inadeguatezza dei servizi on line della Pubblica Amministrazione (14,9%), oppure le minacce all'occupazione che possono venire da algoritmi, intelligenza artificiale e robotica (10,5%).

Rilevate anche preoccupazioni e possibili soluzioni per proteggere la privacy. Il 59,3% degli utenti dei social network si dice molto o abbastanza preoccupato per il possibile uso distorto dei propri dati personali, mentre il restante 40,7% afferma di non nutrire nessun timore (il 7,5%) o ha solo una scarsa preoccupazione (il 33,2%). Gli under 30 che non manifestano preoccupazioni arrivano a una percentuale complessiva del 48,6%.

Tra le soluzioni possibili, il 61,1% degli italiani ritiene che i gestori dei social network stiano già lavorando all'implementazione delle procedure di sicurezza necessarie. In verità l'utente punta anche “il dito verso sé stesso”: l'83,6% degli italiani è convinto che sia necessario imparare a usare i social network con maggiore attenzione e prudenza. A supporto dell'autotutela si affianca la richiesta, ugualmente sentita, di una più robusta risposta legislativa: per l'80,3% degli italiani le autorità devono intervenire con una regolamentazione più stretta in difesa dell'utente.

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