Il Comune del milanese non aveva, infatti, distinto con chiarezza le attività di comunicazione da quelle di informazione, sommando le due funzioni come se fossero la stessa cosa. Invece la legge individua due differenti figure professionali non sovrapponibili, con altrettante distinte procedure di assunzione. Se Buccinasco avesse mantenuto inalterato il bando, sarebbero stati preventivamente esclusi candidati con specifiche competenze e requisiti.
"Comunicazione Pubblica" era intervenuta anche in questa occasione affinché venisse garantito un principio: dalle Amministrazioni pubbliche deve essere assicurata imparzialità e pari opportunità, ma anche correttezza dei principi generali dell'ordinamento vigente in materia di procedure concorsuali e di requisiti professionali che le leggi nazionali vigenti in materia di comunicazione e informazione richiedono.