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Associazione Comunicazione Pubblica
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Comunicazione Pubblica

Archivio newsletter - Associazione Italiana per la Comunicazione Pubblica e Istituzionale

La norma che conferma i professionisti della comunicazione pubblica

Con l'approvazione della Legge, "Disposizioni in materia di professioni non organizzate in ordini e collegi" (19 dicembre 2012), il quadro generale delle Associazioni che rappresentano professioni non ordinistiche si è trasformato.


La nostra Associazione, che aderisce al COLAP (Coordinamento Libere Associazioni Professionali) http://www.colap.it  sin dalla sua fondazione, confermerà con questa norma gli scopi perseguiti fin dalla sua nascita ventidue anni or sono, per una nuovo ruolo professionale, con profili legittimi e legittimati nelle funzioni, insomma una Associazione di professionisti riconosciuta dallo Stato.

Con questa Legge (vedi testo allegato) vi è il superamento di una concezione ordinistica delle professioni intellettuali che intende incoraggiare lo sviluppo di settori dinamici del mondo del lavoro e si inserisce nel progetto di liberalizzazione, rilancio della competitività e crescita del Paese.

Il grande problema dei comunicatori pubblici è, fin dalla emanazione della Legge 150/2000, la mancanza di una conferma, nei contratti nazionali per il pubblico impiego, del profilo di comunicatore.

L'approvazione della norma sulle professioni non organizzate in ordini e collegi conferma la nostra Associazione, che ha sempre portato avanti con coerenza, serietà e responsabilità i propri obiettivi e, nel tempo e lavorando sul campo, ha acquisito quella autorevolezza che le ha assegnato un ruolo di "guida" della comunicazione pubblica, come principale (e unico) protagonista. Perché "Comunicazione Pubblica" si inserisce in un concetto che va oltre lo schema nazionale degli ordini per arrivare all'obiettivo e al ruolo che possiede nel settore dell'associazionismo professionale. Si tratta di una visione che risponde maggiormente all'evoluzione della normativa europea, indirizzata al superamento di una concezione ordinistica delle professioni intellettuali, per essere attori dinamici nel sistema Paese.


L'Associazione potrà rilasciare attestazioni giuridicamente riconosciute sulla professionalità del proprio iscritto, anche con la formazione permanente dei soci. Potrà seguire "più da vicino" le problematiche contrattuali e organizzative sui tavoli delle Organizzazioni sindacali, potrà confermare il proprio stato di Associazione professionale all'ARAN. Così come proseguirà il dialogo con la Federazione della stampa italiana.

Queste novità creeranno nel complesso molte occasioni di sviluppo associativo e di espansione culturale, avendo a disposizione maggiori strumenti normativi per tutelare di più gli iscritti e il futuro dei laureati che vogliono entrare nel mondo della comunicazione pubblica.

Una occasione storica per i comunicatori pubblici e per "Comunicazione Pubblica", la quale, pur essendo da sempre interprete di una professione strategica e funzionale al sistema pubblico, finora non aveva mai potuto intervenire direttamente. Una occasione e una sfida da affrontare da protagonisti.
Ne riparleremo.

Pier Carlo Sommo, segretario generale 


Legge "G.U. n.22 del 26/01/2013