Grande attenzione è data all'entrata in vigore definitiva, il 25 maggio, del nuovo Regolamento Europeo in materia di Protezione dei Dati Personali. Da allora le organizzazioni, pubbliche e private, che non si sono adeguate alla norma europea del 2016 (n. 679) verranno sanzionate.
Per agevolare e dare indicazioni utili sulle prassi e gli adempimenti da attuare per dare corretta applicazione alla legge, il Garante della privacy italiano ha predisposto un documento aggiornato, completato con le principali innovazioni del Regolamento.
Fra le novità del Regolamento, all'articolo 5, c'è il principio di responsabilizzazione, accountability, che attribuisce ai titolari del trattamento il compito di assicurare e comprovare, il rispetto dei fondamenti sul trattamento dei dati personali. A questo proposito il Garante suggerisce alle Pubbliche Amministrazioni tre priorità operative: l'individuazione (con piena considerazione dei requisiti previsti dalla legge) e la designazione del responsabile della protezione dei dati (v. articoli 37 e 39); l'istituzione del Registro delle attività di trattamento, preceduta da una individuazione dei trattamenti svolti e delle loro principali caratteristiche funzionale per l'istituzione del Registro (v. articolo 30); la notifica delle violazioni dei dati personali o data breach (v. articoli 33 e 34).
Nuovo Regolamento UE in materia di Protezione dei Dati Personali
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