Back to top
Associazione Comunicazione Pubblica
Chi siamo
Contattaci
Lunedì della 9:30 alle 15:30
dal martedì al venerdì dalle 9:30 alle 14:30.
Via Marsala 8 - 20121 Milano
info@compubblica.it
02 67100712
345 6565748
Comunicazione Pubblica

Archivio newsletter - Associazione Italiana per la Comunicazione Pubblica e Istituzionale

La trasparenza per le P.A. non è un adempimento formale

Il dibattito “Fare trasparenza: il ruolo del comunicatore pubblico” è stato molto partecipato dal pubblico, più volte intervenuto, e si è caratterizzato in un confronto a più voci che facendo il punto sullo stato dell'arte dell'applicazione del Dlgs 33/2013 si è focalizzato sulle opportunità che questo strumento crea per qualificare la comunicazione di un Ente pubblico. Se infatti esiste il rischio che la normativa in materia di trasparenza venga “vissuta” (e quindi gestita) dall'organizzazione come mero “adempimento formalistico”, nondimeno vi sono molte esperienze in cui i comunicatori pubblici e i responsabili della Trasparenza hanno proficuamente lavorato per valorizzare le azioni di comunicazione, pur nel pieno rispetto della legge.

Coordinato da Carlo Bianchessi, consigliere nazionale dell'Associazione “Compubblica” nonché responsabile della Prevenzione della corruzione e della Trasparenza di Arifl, l'incontro ha visto l'intervento di apertura curato da Pier Carlo Sommo, segretario generale dell'Associazione, che ha illustrato realtà e prospettive della relazione tra comunicazione pubblica e trasparenza. Nel suo intervento ha toccato quegli aspetti che sin dalle origini della disciplina della comunicazione hanno lambito il tema della trasparenza, fra cui la promulgazione della basilare Legge 241/90, vera e propria pietra miliare della trasparenza e “rivoluzione copernicana” del modo di essere e funzionare della P.A..

È seguito l'intervento di Virginio Carnevali, presidente di Transparency International, organizzazione non governativa no profit, leader nel mondo per le sue attività di promozione dell'etica e della trasparenza e di prevenzione e contrasto alla corruzione. Carnevali è stato Sindaco in numerosi Enti e dirigente in aziende, sia pubbliche che private, maturando nel corso della carriera professionale una forte attitudine al ruolo di controllo che è indispensabile per chi nelle P.A. esercita la funzione di responsabile della trasparenza (funzione spesso associata, non casualmente, a quella di responsabile della Prevenzione della corruzione). Nel suo discorso, incentrato sul concetto di comunicare la trasparenza, ha voluto sottolineare l'aspetto negativo della trasparenza vissuta come obbligo: uno dei peggiori errori che un'Amministrazione possa fare. La trasparenza non è una concatenazione di doveri verso l'autorità o l'eventuale controllore, ma un nuovo e diverso approccio improntato all'apertura che l'Amministrazione deve mostrare verso i cittadini. Carnevali ci ha ricordato poi che è innegabile come la gestione della trasparenza in una P.A. comporti diverse complessità e rigidità, in parte dovute al legislatore e in buona parte all'inesperienza della stessa Amministrazione a dialogare e ad aprirsi “agli altri”.

Significativo è stato il contributo al dibattito di Alessandra Piloni, responsabile del coordinamento delle attività di comunicazione, relazioni esterne e rapporti con i media di Consumers' Forum, organizzazione la cui mission è di conciliare le diverse anime del mercato ponendosi super partes, promuovendo la cultura del dialogo presso le Istituzioni italiane ed europee, che si è soffermata sulla “buona comunicazione fa la differenza, anche nella P.A., quando mette la persona al centro”. Comunicare bene e in maniera semplice, ci ha testimoniato, essere trasparenti e saper valorizzare i punti di forza, contribuisce a far crescere, a consolidare e a sviluppare la propria realtà, anche nella Pubblica Amministrazione. Avvicina i cittadini alla P.A. e viceversa, consolida un rapporto di fiducia e spinge tutti a sentirsi parte di un bene comune.