Presentato il 26 marzo il Regolamento e il Sistema unico di reclutamento e formazione dei dirigenti e funzionari pubblici e di riorganizzazione delle Scuole.
Il Regolamento interviene sia sul reclutamento dei funzionari e dei dirigenti, sia sulla loro formazione e persegue due obiettivi: il progressivo accentramento del reclutamento, espletato tramite un’unica procedura concorsuale e la pianificazione di un’organizzazione più razionale ed efficiente della formazione.
Questo percorso di riforma, ha dichiarato il ministro Filippo Patroni Griffi durante la presentazione “è parte di un disegno organico e strutturale di riorganizzazione delle Pubbliche Amministrazioni e di gestione del capitale umano”.
L’itinerario operativo si muove dalla ridefinizione delle dotazioni organiche finalizzata a ottenere
l’individuazione del fabbisogno ottimale delle Amministrazioni in termini di personale; dalla programmazione delle assunzioni e dalla definizione del Sistema unico di coordinamento; dalla formazione permanente del personale pubblico, in particolare dei dirigenti e dei funzionari. Infine, si pongono al servizio del Sistema unico di reclutamento e formazione le Scuole pubbliche, coordinate da un board che assicura il funzionamento del Sistema unico.
In breve, per quel che riguarda il reclutamento, il regolamento prevede:
- la pianificazione attraverso una precisa organizzazione dei tempi e delle modalità cui le Istituzioni competenti devono adempiere, come l’emanazione dei bandi di concorso annuali;
- la programmazione triennale, tenuto conto della copertura dei posti vacanti e la eventuale razionalizzazione degli organici;
- il miglioramento della qualità della selezione attraverso l’individuazione di requisiti minimi di ammissione che valorizzino l’esperienza all’interno dell’Amministrazione ma anche attraverso la previsione del requisito minimo culturale del possesso di un titolo di studio
Il reclutamento dei funzionari viene per la prima volta concentrato in un’unica procedura concorsuale anziché con plurime e differenti procedure. La quota individuata è del 50% dei posti disponibili per la posizione economica iniziale, nell’ambito dell’area per l’accesso alla quale è necessaria la laurea .
Il reclutamento dei dirigenti viene progressivamente accentrato presso la ridenominata SNA-Scuola Nazionale dell’Amministrazione (già Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione-SSPA) con un innalzamento della percentuale minima di dirigenti da assumere tramite corso-concorso bandito annualmente (dal 30% al 50%).
Quanto alla formazione, invece, vi sarà una razionalizzazione delle azioni con la predisposizione di un calendario annuale, che fissa precisi termini entro i quali le esigenze formative individuate dalle singole Amministrazioni vanno comunicate al Dipartimento per la Funzione Pubblica. Il piano per la formazione del personale che ciascuna Amministrazione deve adottare avrà durata triennale.
L’asse portante per le nuove modalità disciplinari è costituito dal Sistema unico, che riorganizza le varie Scuole di formazione attualmente esistenti, eliminando sovrapposizioni e duplicazioni di strutture, la cui operatività e uniformità di indirizzo sono assicurate dall’istituzione di un Comitato per il coordinamento delle attività di formazione e reclutamento poste in essere dalle singole Scuole.
La sfida passa ora alle Scuole, la SNA e le altre scuole del Sistema unico. che dovranno contribuire al funzionamento armonico del sistema attraverso il nuovo strumento a disposizione.
www.funzionepubblica.gov.it
Reclutamento e formazione di dirigenti e funzionari pubblici
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