Back to top
Associazione Comunicazione Pubblica
Chi siamo
Contattaci
Lunedì della 9:30 alle 15:30
dal martedì al venerdì dalle 9:30 alle 14:30.
Via Marsala 8 - 20121 Milano
info@compubblica.it
02 67100712
345 6565748
Comunicazione Pubblica

Archivio newsletter - Associazione Italiana per la Comunicazione Pubblica e Istituzionale

Euromediterraneo2012 “promuove” i social network per far comunicare meglio imprese e Istituzioni


Alla fine tutti d’accordo imprenditori, comunicatori pubblici, docenti universitari e giornalisti: i nuovi media ed in particolare i social network sulle sponde del Mediterraneo utili per cambiare il rapporto tra imprese, Istituzioni e cittadini. Questo il dato importante emerso dal Forum Euromediterraneo 2012, organizzato a Roma (per l’undicesimo anno consecutivo  da Assafrica & Mediterraneo di Confindustria e dall'Associazione italiana della Comunicazione Pubblica Istituzionale.  Ospitato negli anni scorsi dal Compa a Bologna (il salone della Comunicazione Pubblica) le ultime due edizioni si sono svolte presso la sede della Stampa Estera.
L’evento ha visto la partecipazione Karima Moual,  giornalista “Il Sole 24Ore”, Fatma Ladgham, Responsabile Rete Business Country Desk-BUSINESSMED, Adriana Apicella, giornalista Justice Tv, Lucia Goracci, inviata Tg 3 Rai, Aurora Ciardelli, Responsabile Comunicazione Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Angelo Picariello, giornalista Avvenire, Ilvo Diamanti, Professore Ordinario di Sociologia Università di Urbino che ha impossibilitato a presenziare ha inviato un videointervento.
Le conclusioni sono state affidate a S.E. Hassan Abouyoub, Ambasciatore del Regno del Marocco in Italia.
Nell’introdurre i lavori il Direttore di Assafrica & Mediterraneo, Pierluigi D’Agata, ha rilevato come ormai sia solido il rapporto tra Assafrica & Mediterraneo e l’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica per garantire anno dopo anno spunti e riflessione su come cambia la comunicazione d’impresa e pubblica nell’area Euro Mediterranea.

“Il mondo delle imprese –ho sottolineato D’Agata- e delle loro Associazioni  in Italia e all’Estero utilizza in maniera sistematica le nuove tecnologie ed  i social network anche nei rapporti tra Europa e Paesi del Mediterraneo. Le imprese sempre più infatti si incontrano su piattaforme informatiche, gettando ponti economici che diventano in tendenza ponti tra culture diverse”.
Per il direttore generale di Assafrica & Mediterraneo, un fenomeno di cui non si puo' non discutere. "Parlare di social network oggi - ha affermato - non e' piu' una scelta".
Introducendo i lavori il Consigliere Nazionale dell’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica, Francesco Pira (che ha anche moderato i lavori), ha affermato come “Il cittadino incontra lo Stato e il sistema politico in genere attraverso la PA e parte del processo cognitivo che forma la cultura politica di ciascuno di noi viene forgiato da quel rapporto. Quindi la percezione della legalità o dell’illegalità nel sistema ha origine innanzi tutto nella relazione che la PA costruisce con i cittadini e nelle risposte che offre. La Pubblica Amministrazione già da diversi anni cerca di trovare un dialogo intenso con il cittadino attraverso la rete e questo per rispondere alle direttive della Legge 150 del 2000 che impone alla P.A. il dovere di informare e sancisce il diritto del cittadino ad essere informato.
Ma in questo momento di trasformazione del rapporto tra Istituzione e Cittadino non si potrà fare a meno di rappresentare quale importante apporto possono dare i social network nella costruzione di una nuova fase di comunicazione istituzionale”.
Le conclusioni sono state affidate a S.E. Hassan Abouyoub, Ambasciatore del Regno del Marocco in Italia. "Creare una societa' civile di una natura nuova, senza frontiere, che puo' portare a una coscienza collettiva universale",  ha stigmatizzato l'ambasciatore.

"I social network possono accompagnarci ed aiutarci ad attraversare questo periodo non facile, in cui siamo chiamati a ricostruire il nostro modello sociale", ha detto l'ambasciatore, che ha tuttavia rimarcato i limiti di strumenti come Facebook e Twitter, che "non permettono di elaborare concetti" e "non garantiscono il contraddittorio". In questa chiave va letto, secondo Abouyoub, anche il legame tra Primavera araba e nuovi media, che va valutato con "cautela".
"Se il legame fosse cosi' diretto - ha precisato - forse oggi i risultati di tante rivoluzioni sarebbero diversi". Opinione in parte condivisa da Karima Moual, blogger di origini marocchine, alla guida del sito Maroccoggi.it, per la quale "non basta un tweet perche' una rivoluzione si trasformi in una evoluzione democratica".
Per la giornalista, tuttavia, i social media hanno avuto un ruolo fondamentale negli sviluppi degli ultimi anni nelle societa' arabe, hanno "svelato quanto i giovani della sponda sud del Mediterraneo siano affini ai nostri" e siano "connessi con il mondo" e hanno dato voce a "cambiamenti sociali" in atto da tempo ma che erano ignorati dai media tradizionali.
In tutti i cambiamenti in atto, dal Maghreb all'Europa, i social network "creano e generano una comunita', mobilitandola", ha spiegato con un videomessaggio Ilvo Diamanti, professore di sociologia all'Universita' di Urbino. "Sono portatori di una nuova democrazia e partecipazione, ma - ha avvertito - non rendono automatico il dialogo", in quanto favoriscono la comunicazione "tra chi ha cose in comune, molto meno tra chi non ne ha".

Senza dubbio, per lo studioso, gli sviluppi innescati dai nuovi media generano una "innovazione che rende imprevedibile anche il prossimo futuro. Tutto sommato - ha precisato - una garanzia di cambiamento e liberta'". E, per dirla con Pierluigi d'Agata, direttore generale di Assafrica & Mediterraneo, un fenomeno di cui non si puo' non discutere. "Parlare di social network oggi - ha affermato - non e' piu' una scelta".     

Al termine del Forum sono stati consegnati i premi Euromediterraneo 2012, attribuiti ogni anno ai progetti di comunicazione istituzionale che maggiormente esaltano la partnership tra settori pubblico e privato per lo sviluppo di sinergie tra burocrazia e imprenditoria. Tra i premiati, oltre a Diamanti e Moual, anche Fatma Ladgham, della Rete Business Country Desk-BUSINESSMED,all’Università di Bergamo,  Adriana Apicella, di Justice Tv, Lucia Goracci, del Tg3,l’Istat e l’Inail,  Aurora Ciardelli del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, Angelo Picariello, di Avvenire, il Ministero dello Sviluppo Economico e Confindustria Messina.