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Archivio newsletter - Associazione Italiana per la Comunicazione Pubblica e Istituzionale

Club Venezia: la 'questione comunicativa' è una priorità

Incontro numero 100, nello scorso mese di dicembre, per il Club di Venezia, che riunisce i comunicatori europei degli Stati membri e candidati e delle Istituzioni dell'Unione. Settanta partecipanti - comunicatori istituzionali, operatori dell'informazione, studiosi, esperti - e trenta relatori si sono ritrovati per due intense giornate e si sono confrontati dibattendo di impatto delle tecnologie sulla comunicazione pubblica, di analisi dei modelli organizzativi e la costruzione delle competenze, di futuro dello scenario dei media in Europa. Presente per "Compubblica" il presidente Pier Virgilio Dastoli.

La relazione introduttiva è stata di Stefano Rolando, presidente del Club che ha indicato tre obiettivi per il comunicatore pubblico: l'equilibrio tra fedeltà istituzionale e servizio al cittadino, la modernizzazione e l'innovazione di processi che abbiano al centro il trasferimento di conoscenze e l'ampliamento dell'accesso; il perseguimento di principi professionali ispirati alla storia dei valori dell'Europa, quindi una cultura della spiegazione, non della propaganda o della manipolazione.

Questi obiettivi, ha sottolineato, "non hanno un luogo esclusivo di esercizio. Valgono se si opera in periferia, presso un governo, nel quadro delle grandi Istituzioni sovranazionali".

Al termine dell'intervento Rolando ha richiamato la necessità, alla vigilia della Conferenza sul futuro dell'Europa, di imporre la 'questione comunicativa' come priorità della nuova strategia europea, indispensabile perché il diritto all'informazione dei cittadini europei trovi attuazione. 

Durante la prima giornata si è riflettuto sull'impatto delle tecnologie digitali sulla comunicazione pubblica: dall'uso istituzionale dei social media, al contrasto, alla disinformazione. Altro importante argomento trattato: la costruzione delle competenze, una sfida per governi e Istituzioni. Nel dibattito focalizzato il tema della capacities/capabilities building. Si è discusso, tra l'altro, di open government e progetti di cooperazione tra Istituzioni e società civile: analisi e orientamenti strategici, ruolo degli istituti di formazione governativi per la comunicazione, proposte per il futuro.

La seconda giornata ha trattato la questione del rapporto tra comunicazione e sistema dei media - argomento già affrontato dal Club nell'ultimo seminario sulla comunicazione strategica. In quella occasione si era discusso delle minacce costituite dalla disinformazione a livello globale e dell'importanza di difendere i valori fondamentali comuni europei, quali il rispetto per la dignità umana, la libertà, l'eguaglianza, la democrazia e la volontà di continuare a cooperare in materia di disinformazione. Nella giornata conclusiva del meeting il dibattito ha ancor più focalizzato sui rapporti tra democrazia e sistema dell'informazione, sulla difesa del pluralismo dei media, sulla possibilità di riforma del cosiddetto "ecosistema".

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