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Archivio newsletter - Associazione Italiana per la Comunicazione Pubblica e Istituzionale

La comunicazione è una "spesa" necessaria

Nel corso di COM.Lab 2015, una delle tavole rotonde è stata dedicata ai limiti di spesa per la comunicazione della Pubblica Amministrazione. Un'occasione per approfondire il punto di vista sia della Corte dei Conti sia di quella Costituzionale che ritengono fondamentali due aspetti: la trasparenza e il rendere conto.

Il tavolo, coordinato dal consigliere nazionale di "Compubblica" Claudio Trementozzi, ha visto tra i relatori di uno dei workshop di apertura della manifestazione nazionale che ha riunito in tre giorni tra i più importanti comunicatori della P.A. italiana: Gabriele di Nardo, studioso ed esperto anche in metodologie e in tecniche per la predisposizione di gare efficaci; Maurizio Baruffi, capo di Gabinetto del sindaco di Milano Giuliano Pisapia; Daniele Comboni, docente e profondo conoscitore delle procedure per definire campagne di comunicazione sia nel pubblico sia nel privato.

Un'occasione per ribadire che il DL 78 del 2010 non determina un taglio lineare delle spese di comunicazione, ma ci sono ampi margini per poter garantire un principio che anche la L. 190/2012 (anticorruzione) e il D.Lgs 33/2013 (trasparenza) ribadiscono come fondamentale per la P.A. rendere conto della propria attività al cittadino, in un principio di ampia partecipazione e condivisione. Aspetto ulteriormente rinforzato dalla recente riforma della Pubblica Amministrazione dell'agosto scorso.

Gli esperti presenti al tavolo hanno fornito il loro punto di vista, condividendo anche sulla base della loro esperienza, quanto anche recentemente ha sostenuto la Corte dei Conti, in particolare la sezione Liguria, che ha ripreso una sentenza della Corte Costituzionale.
Il principio di fondo è che un'Amministrazione Pubblica non deve tagliare dell'80% il capitolo comunicazione, ma operare una scelta puntuale su tutte le attività svolte, per individuare economie di sistema.

Gabriele di Nardo ha evidenziato l'importanza di formare il personale dipendente, affinché acquisisca maggiori capacità nel selezionare le proposte delle aziende che operano nei diversi settori della comunicazione. Ha anche mostrato un esempio di comunicazione istituzionale predisposta dal Ministero della Salute, illustrando agli intervenuti come si procede nell'analisi di una proposta. Maurizio Baruffi, illustrando alcuni esempi su come ha operato Milano, ha aiutato i presenti a individuare dei percorsi pratici per riuscire a spendere, senza essere costretti a risponderne alla Corte dei Conti. Daniele Comboni ha spiegato come predisporre un piano di investimenti pubblicitari efficace, individuando la linea spartiacque, anche nel privato, tra quelle che hanno maggiori possibilità di garantire un ritorno ampio e le altre.

Un dibattito vivace, che ha lasciato aperti alcuni interrogativi ai quali cercheremo di dare risposte anche attraverso la newsletter della nostra Associazione.