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Associazione Comunicazione Pubblica
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Dobbiamo delle scuse a tutti coloro (pochi o tanti non importa) che hanno partecipato alla tavola rotonda di Forumpa del 14 maggio per conoscere l'opinione della nostra Associazione in materia di Legge 150 e invece si sono trovati alle prese con tutt'altro argomento. Questo lo svolgimento dei fatti.

Nei mesi scorsi ci è stato chiesto di intervenire ad un incontro dove centrale era il tema della legge 150. La nostra Associazione, che ha sempre mantenuto una posizione coerente e precisa su questa normativa, aveva indicato quale relatore il professor Carlo Gelosi, nostro Consigliere nazionale.

A pochi giorni dall'evento ci veniva comunicato che il professor Gelosi sarebbe dovuto intervenire sulle questioni della e-democracy.

A questo punto ci è sembrato corretto inviare agli organizzatori la seguente lettera:

"Vi comunichiamo che l'Associazione "Comunicazione Pubblica" declina l'invito a partecipare all'incontro del 14 maggio sul tema "le nuove tecnologie a supporto dell'e-democracy".

A ricevimento dell'invito rivolto al segretario generale dell'Associazione (e mail del 21 aprile u.s.) per partecipare alla tavola rotonda dal titolo "Legge 150/2000 e comunicazione pubblica: aspetti critici e professionalità da costruire" avevamo informato la segreteria convegni di Forum PA  che la relazione sarebbe stata a cura del prof. Carlo Gelosi, consigliere nazionale di "Comunicazione Pubblica".

Il titolo del dibattito inizialmente proposto riveste carattere prioritario per le azioni dell'Associazione ed è di naturale coerenza con gli obiettivi che perseguiamo per l'attuazione della Legge 150/2000, per cui ci viene riconosciuta competenza nell'agire e serietà sia nelle proposte che nei comportamenti.

La modifica del titolo dell'incontro chiama in causa altre competenze, come avevamo già segnalato al chairman della tavola rotonda, prof. Razzante (che ci legge in copia) e rende opportuno presenze diverse.
Siamo certi che non mancheranno altre occasioni di collaborazione".

Tutto ciò però non è bastato e martedì scorso i presenti all'incontro non hanno potuto sentire il nostro parere su di una Legge che riguarda il futuro professionale di tanti colleghi.

Disorganizzazione? Ripensamenti? Equilibri da rispettare ? Comitati poco scientifici? Non sappiamo e non ci interessa.
Rimane il fatto che, per sua fortuna, la nostra Associazione non possiede tuttologi, ma professionisti che, giustamente, non possono essere sballottati come pacchi postali da un argomento ad un altro.