Accesso e partecipazione: queste le parole chiave della due giorni "ForumPa Sardegna" organizzata alla Fiera internazionale di Cagliari il 28 e il 29 aprile scorsi. Un'occasione per fare il punto su una serie di azioni e interventi che possono migliorare la qualità della vita del cittadino.
Molti i relatori che si sono susseguiti per evidenziare la necessità di puntare su un nuovo sistema pubblico, capace di garantire innovazione, sviluppo sostenibile, trasparenza e integrità. Che sono le sfide per la Sardegna 2020.
Tra i partner scientifici dell'iniziativa c'era anche "Compubblica" che ha partecipato alla sessione, programmata giovedì 28 aprile, "Agenda Digitale Sardegna" con Alessandro Lovari, membro del comitato scientifico, e il consigliere nazionale Claudio Trementozzi.
Un pomeriggio, coordinato dal direttore servizio comunicazione istituzionale di Regione Sardegna Riccardo Porcu, durante il quale è stato possibile approfondire il tema da diversi punti di vista. Soffermandosi, in particolare, sul progetto SardegnaParteciPA, come evoluzione digitale alla partecipazione capace di favorire la "democrazia deliberativa". Tentando di passare dal diritto di parola del cittadino al diritto a essere ascoltato.
Si è anche evidenziato il ruolo dei social, diventati uno strumento molto utilizzato anche perchè poco costoso. Sono però troppo autoreferenziali, con il rischio di trasformarsi in una "vetrinizzazione politica". E su questo serve formazione, affinché le potenzialità comunicative non vengano sprecate. 
C'è, inoltre, un problema di fondo legato al rapporto tra politica e cittadini: la mancanza di fiducia, soprattutto nei confronti di chi è governato. E' quindi fondamentale lavorare sulla qualità della partecipazione. 
Come? Tutto parte dal linguaggio. La lotta alla corruzione, la trasparenza, la partecipazione non possono, infatti, prescindere dalla semplificazione della relazione, ancora oggi troppo complessa anche all'interno del sistema P.A.. I comunicatori, infatti, sono costretti molte volte a "tradurre" dal burocratese alcuni contenuti che, altrimenti, sarebbero incomprensibili da parte dei destinatari. 
Trasparenza che,, però, non deve diventare invadenza. Perchè l'accesso alle decisioni assunte dai diversi livelli della P.A., deve tener conto della riservatezza dei dati personali, così come chiarito recentemente dal Parlamento europeo che ha lavorato uno specifico regolamento e una direttiva.
 
        
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