Back to top
Associazione Comunicazione Pubblica
Chi siamo
Contattaci
Lunedì della 9:30 alle 15:30
dal martedì al venerdì dalle 9:30 alle 14:30.
Via Marsala 8 - 20121 Milano
info@compubblica.it
02 67100712
345 6565748
Comunicazione Pubblica

Archivio newsletter - Associazione Italiana per la Comunicazione Pubblica e Istituzionale

Nell'Unione Europea sono in programma 12 singole riforme per le telecomunicazioni.
Le nuove riforme delle telecomunicazioni dell'Unione porteranno con sé più scelta per i consumatori, una maggiore dose di competizione, un efficace sistema europeo di regolazioni indipendenti da altri poteri, nuovi investimenti in infrastrutture competitive, ulteriore spazio per i servizi wireless e una Rete sempre più aperta per tutti i cittadini.

La riforma potenzia anche i singoli mercati promuovendo una efficace competizione e regole valide per tutti e 27 gli Stati membri.
Innanzitutto, si stabilirà il diritto per i consumatori europei di potere cambiare operatore in una sola giornata lavorativa mantenendo lo stesso numero.

Oggi, invece, ci vogliono in media otto giorni e mezzo per i servizi mobili e sette e mezzo per quelli fissi. Per alcuni consumatori, addirittura, ci vogliono due-tre settimane di attesa. Non solo, si chiederà ai fornitori di adeguarsi e proporre un primo contratto con durata non superiore a 24 mesi, ipotizzando anche soluzioni da 12.

In secondo luogo, sarà obbligatorio fornire maggiori e migliori informazioni ai clienti. Dovrà, infatti, essere ben chiaro ai consumatori cosa prevede il contratto, quali servizi sono inclusi e quali aggiuntivi e a che costo.

La terza riforma prevede che i singoli Stati potranno intervenire sull'accesso a Internet solo in accordo con quanto previsto da nuove disposizioni ad hoc, a tutela dei diritti e delle libertà dei cittadini, come previsto dalla Convenzione Europea dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali.

Con il quarto punto si vuole assicurare agli europei la possibilità di scegliere tra operatori di banda larga concorrenti. Per limitare il campo d'azione di chi offre i servizi, verranno definiti standard minimi qualitativi obbligatori.

La quinta si occupa di proteggere i consumatori contro le violazioni dei dati e dallo spam. La privacy dei cittadini europei viene chiaramente affermata come una priorità da rispettare e tutelare. Gli operatori saranno direttamente responsabili per i dati relativi ai propri clienti: nomi, indirizzi e-mail, informazioni sui conti bancari e sul traffico sia telefonico sia online.

La sesta riforma vuole potenziare il numero 112, valido per le emergenze su tutto il territorio dell'Unione. Sarà accessibile non solo telefonicamente ma anche con le nuove tecnologie e verranno fornite agli operatori del soccorso le informazioni sulla provenienza della richiesta di aiuto.

Con il settimo punto si assicura la tutela per una sempre maggiore indipendenza delle telecomunicazioni da interferenze di carattere politico, specialmente nell'operato quotidiano. La libera competizione e la presenza di una consistente regolamentazione verranno aiutate dall'istituzione di una nuova Autorità europea per le telecomunicazioni, come previsto dall'ottava riforma.

La Commissione Europea, in base al nono punto, avrà il compito di ascoltare e vagliare le proposte di regolamentazione, anche in itinere, da parte delle Autorità di garanzia nazionali.

Secondo la decima riforma le Autorità nazionali potranno imporre a propria discrezione agli operatori del mercato di separare le funzioni di attività, per una maggiore competizione e per incentivare gli investimenti in nuovi network.

L'undicesimo punto si focalizza sulla necessità di accelerare l'accesso alla banda larga per tutti i cittadini dell'Unione.

Infine, la dodicesima riforma, guarda avanti e vuole incoraggiare la competizione e gli investimenti nei network di accesso di prossima generazione.