Evitare di attribuire ad un algoritmo il compito di "arbitro della verità" in materia di fake news. E' l'ammonimento espresso dal garante della privacy in margine al convegno "Dalla sharing alla social, alla data economy. Big data, fake news, privacy e pubblicità" del Consumer's Forum.
Ha espressamente detto il garante che "Quello che bisognava evitare nel trattamento delle fake news è, da una parte, attribuire ai gestori delle piattaforme digitali il ruolo di semaforo, lasciando loro una discrezionalità totale nella individuazione di contenuti lesivi. E, dall'altra parte, evitare di immaginare di attribuire ad un algoritmo il compito di arbitro della verità. Questo in controtendenza non solo rispetto alla storia del diritto, ma anche della cultura democratica e del buon senso".
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