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Comunicazione Pubblica

Archivio newsletter - Associazione Italiana per la Comunicazione Pubblica e Istituzionale

2011: per una professionalità riconosciuta

Si chiude un anno non facile per la comunicazione pubblica e, in genere, per il movimento degli innovatori della pubblica amministrazione.
Aver insistito, come abbiamo fatto, sulla necessità di attuare la legge 150 del 2000 anziché scegliere le solite scorciatoie verso il nulla (una nuova legge, una legge modificata) ha dimostrato chiaramente quali siano le questioni sul tappeto.
Queste possono essere riassunte con una sola parola: professionalità.
In ancor troppe Istituzioni la resistenza all'attuazione della normativa viene condotta in nome della più tradizionale conservazione.
Non è bastata la legge 150 del 2000, così come non bastano l'Ordine dei Giornalisti, la Federazione Nazionale della Stampa e le Facoltà di Scienze della Comunicazione, perché il principio della professionalità sia riuscito a muovere un solo passo nella direzione da tanti auspicata.
Il settore pubblico, in materia di personale e organizzazione, ha subito manomissioni di ogni tipo ma per quanto riguarda la comunicazione trova normale vederne riconosciuto a parole il valore strategico e accettare che nei fatti nulla cambi.
Eppure nessuna riforma sarà davvero tale se contemporaneamente non si darà definitiva cittadinanza alla competenza e alla professionalità dei dipendenti.
Il 2011 deve essere un anno dove professionalità, competenza e formazione dovranno diventare le questioni al centro del nostro impegno.
A questa battaglia i comunicatori pubblici non si sottrarranno né accetteranno di essere riportati nel recinto delle buone intenzioni.
Lo dobbiamo ai tanti colleghi che ancora credono possibile realizzare questo cambiamento e ai neolaureati in Scienze della Comunicazione.
Ma soprattutto lo dobbiamo a tutti coloro che, con intelligenza ed entusiasmo, continuano a dare un senso e una prospettiva al loro impegno e al loro lavoro nelle Istituzioni centrali e locali.