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Comunicazione Pubblica

Archivio newsletter - Associazione Italiana per la Comunicazione Pubblica e Istituzionale

Femminile plurale, lessenza della comunicazione pubblica

Per il secondo anno consecutivo "Compubblica" dedica, in occasione dell'8 marzo, un focus scientifico e di approfondimento all'equilibrio di genere, esplorando, con l'aiuto delle componenti del Comitato scientifico dell'Associazione, presieduto da Pier Virgilio Dastoli, i mille volti della comunicazione pubblica e dei fenomeni socioculturali implicati nelle discriminazioni di genere.

Un approccio multidimensionale e multiprofessionale particolarmente apprezzato dalle partecipanti e dai partecipanti al webinar, inserito all'interno delle attività formative e di aggiornamento professionale per la qualificazione di comunicatore pubblico ai sensi della Legge 4/2013.

E' stato tale il riscontro in termini di partecipazione e di sollecitazione da suggerire di organizzare nei prossimi mesi un nuovo appuntamento interamente dedicato agli aspetti sociolinguistici e giuridici connessi alle attività di comunicazione pubblica e istituzionale nel nostro Paese anche in raffronto con quanto accade nella dimensione europea.

Le relatrici, introdotte dalla Presidente di Comunicazione Pubblica, Leda Guidi e moderate dal Segretario Generale, Marco Magheri, hanno affrontato alcuni dei temi più attuali del dibattito pubblico sull'equilibrio di genere. A partire da Maria Romana Allegri, dell'Università Sapienza di Roma che ha esplorato la "partecipazione politica e uguaglianza di genere nell'UE", a cui ha fatto seguito Gea Ducci, dell'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" presentando l'anteprima del lavoro condotto a più voci su "La comunicazione pubblica gender sensitive, fra innovazione e resistenza al cambiamento nei comuni italiani".

L'articolazione delle competenze e delle esperienze espresse dal Comitato scientifico di "Compubblica" ha permesso di approfondire "Le attività di comunicazione sull'Europa destinate alle donne" grazie al contributo di Claudia Salvi di Formez PA e di ragionare sulla "responsabilità del 'rendere pubblico': l'immagine e il rispetto del genere" ad opera di Veronica Neri, dell'Università degli Studi di Pisa.

Sempre in chiave di dimensione comunitaria dei fenomeni che attengono alla comunicazione pubblica, Marina Caporale dell'Università degli Studi Alma Mater di Bologna ha analizzato "i diritti di cittadinanza digitale e discriminazione di genere nell'Unione Europea".

Il tema del linguaggio è stato toccato da Daniela Vellutino dell’Università degli Studi di Salerno che ha introdotto alcune note "per l'uso dell'italiano istituzionale rispettoso dei generi".

A Franca Faccioli dell'Università Sapienza di Roma, il compito di concludere l'incontro offrendo "Sguardi di genere nella comunicazione pubblica" e aprendo così la strada ai prossimi appuntamenti sul tema dell'equilibrio di genere già programmati da "Compubblica".