Dal 14 maggio è in corso una campagna affissioni in numerose città per contrastare le informazioni false (o bufale o fake news) in tema di salute, voluta dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri-Fnomceo, alla quale aderiscono gli Ordini provinciali.
Un messaggio che senza mezzi termini, con la durezza delle campagne realizzate in Gran Bretagna diremmo, affronta un problema in crescita e allarmante: il pericolo di chi si informa per la propria salute dal web.
L'iniziativa vuole sensibilizzare i cittadini e combattere la diffusione tramite la rete di notizie false che mettono a repentaglio la salute dei cittadini. I testi (body copy): "Non mi hanno vaccinato per paura dell’autismo", "Avevo acquistato sul web un farmaco miracoloso", "Ho curato il cancro con il bicarbonato di sodio", "Avevo letto che una dieta di 6 uova al giorno faceva dimagrire" sono espressioni di chi ha usato le informazioni ricavate dal web che compaiono nella campagna.
Come spiega la Federazione, "la campagna è tesa a ricostruire il rapporto di fiducia medico-paziente indebolito dall'aziendalizzazione della Sanità. Il medico deve tornare al centro della relazione che il paziente ha con la propria salute. Serve una sterzata decisa per riportare il diritto alla salute dei cittadini nelle mani di chi può tutelarlo al meglio, nelle mani dei medici".
Non è nelle intenzioni di Fnomceo demonizzare il web, anche perché "può divenire uno strumento di consapevolezza e di crescita personale del paziente e strumento di dialogo con il proprio medico, tant'è che la Federazione a messo a disposizione di tutti i cittadini il sito "dottoremaeveroche" per dare informazioni di salute basate sulle migliori realtà scientifiche". 
 
                                 
        
         
                                         
                                         
                                         
                                        