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Comunicazione Pubblica

Archivio newsletter - Associazione Italiana per la Comunicazione Pubblica e Istituzionale

Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

È stato approvato il regolamento contenente il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, l'8 marzo 2013.

Il Consiglio dei Ministri si è pronunciato, confermando la proposta del Ministro della Pubblica Amministrazione e Semplificazione e, in proposito, è stato evidenziato:

- il divieto per il dipendente di chiedere e accettare regali, compensi o altre utilità, salvo quelli di valore non superiore a 150 Euro;
- la comunicazione del dipendente della propria adesione o appartenenza ad associazioni e organizzazioni (esclusi partiti politici e sindacati) i cui ambiti di interesse possano interferire con lo svolgimento delle attività dell'ufficio;
- la comunicazione, all'atto dell'assegnazione all'ufficio, dei rapporti diretti o indiretti di collaborazione avuti con soggetti privati nei 3 anni precedenti o in qualunque modo retribuiti, oltre all'obbligo di precisare se questi rapporto sussistano ancora (o sussistano con il coniuge, il convivente, i parenti e gli affini entro il secondo grado);
- l'obbligo di astenersi dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti le proprie mansioni in situazioni di conflitto di interessi anche non patrimoniali, derivanti dall'assecondare pressioni politiche, sindacali o dei suoperiori gerarchici;
- la tracciabilità e la trasparenza dei processi decisionali adottati (che dovrà essere garantita attraverso un adeguato supporto documentale);
- il rispetto dei vincoli posti dall'Amministrazione nell'utilizzo del materiale o delle attrezzature assegnate ai dipendenti per ragioni di ufficio, anche con riferimento all'utilizzo delle linee telematiche e telefoniche dell'ufficio;
- gli obblighi di comportamento in servizio nei rapporti e all'interno dell'organizzazione amministrativa;
- l'obbligo per i dirigenti di comunicare all'Amministrazione per partecipazioni azionarie e gli altri interessi finanziari che possono porli in conflitto d'interesse con le funzioni che svolgono; l'obbligo di fornire le informazioni sulla propria situazione patrimoniale previste dalla Legge; il dovere, nei limiti delle loro possibilità, di evitare che si diffondano notizie non vere sull'organizzazione, sull'attività e sugli altri dipendenti.

È infine assicurato il meccanismo sanzionatorio per la violazione dei doveri di comportamento.

Consiglio dei Ministri n.72 - 08/03/2013