Pubblicata l'edizione 2012 del rapporto di Giovanni Arata che esamina l’uso di Twitter da parte degli enti locali e dei ministeri italiani.
Tra le principali evidenze emerse allʼindagine:
- I profli riconducibili alla PA sono 291, e rappresentano una porzione piccolissima [>0,01%] del totale.
 - L’amministrazione più seguita è il Comune di Torino, unica in Italia con oltre 50000 follower.
 - Le regioni più cinguettanti sono Lombardia e Toscana, che contano su 33 account ciascuna.
 - Nel 46% dei casi le informazioni di corredo all’account sono appena sufficienti a chiarire la paternità pubblica del profilo; nel 5,8% sono assenti.
 - La gestione operativa degli account è demandata a diversi soggetti che variano a seconda delle realtà: Uffci Stampa e Comunicazione, Redazioni Web, URP, amministratori eletti, Centri Elaborazione Dati, agenzie esterne.
 - L’uso delle funzioni evolute cresce in maniera generalizzata: rispetto alla rilevazione 2011 l’impiego della funzione di retweet è più che raddoppiato, quello dell’#hashtag e della @mention quasi triplicato.
 - Oltre la metà delle antenne rilevate viene aggiornata con cadenza saltuaria o nulla. Tra di essi 80 sono rubricabili come account dormienti, non avendo fatto registrare alcun update nei 30 giorni precedenti la rilevazione.
 - Le realtà più piccole soffrono di un percepibile gap di competenze e risorse nei confronti di quelle medie e grandi, come evidenziato con chiarezza dagli indici relativi all’alfabetizzazione ed alla capacità di presidio del canale.
 
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