Il riconoscimento ottenuto dalla nostra Associazione con la Legge 4/2013 è stato lavoro strategico di costruzione dell'immagine istituzionale della nostra associazione e dei suoi iscritti.
Uno dei primi e preziosi frutti è giunto in questi giorni. L'Università di Torino, una delle più antiche e prestigiose d'Italia, ha inserito tra i requisiti di partecipazione a un bando di concorso per l'area comunicazione, l'iscrizione a "Comunicazione Pubblica".
Tra pochi giorni avverrà la selezione per l'assunzione, con contratto di lavoro a tempo determinato di un laureto in comunicazione per l'area della comunicazione-informazione. Il vincitore della selezione sarà destinato alla realizzazione del progetto di miglioramento dei servizi denominato "Sperimentazione di nuovi modelli di comunicazione. Comunicazione relativa alle politiche di Ateneo, progetti specifici (nazionali e internazionali), situazioni di crisi, relazioni con altri soggetti del territorio, orientata a specifici stakeholders interni o esterni all'Ateneo".
Per partecipare al bando è stato richiesto, oltre alla laurea in Scienze della Comunicazione, l'iscrizione all'Albo giornalisti o all'Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale o alla Ferpi.
Come è noto la legge regola le professioni non organizzate in ordini o collegi, in ottemperanza a regole europee sulla materia; la legge individua un particolare ruolo per le associazioni professionali che hanno il fine di valorizzare le competenze degli associati e garantire il rispetto delle regole deontologiche, la trasparenza delle attività e degli assetti associativi, garantendo una dialettica democratica tra gli associati.
Di rilievo è poi la vigilanza sull'osservanza dei principi deontologici e condotta professionale degli associati, accompagnata da una attività di formazione permanente dei propri iscritti.
Con questo importante atto dell'Università di Torino, per la prima volta in un concorso pubblico, "Compubblica" è equiparata a un ordine professionale. Un indubbio successo, premio di quest'ultimo triennio di lavoro del Consiglio direttivo dell'Associazione.
Pier Carlo Sommo
 
                                 
        
         
                                         
                                         
                                         
                                         
                                        