In Italia, con riferimento al terzo trimestre di quest'anno, gli FSE attivati sono 12.423.797 in 18 Regioni (mancano Calabria e Campania) di cui 11 aderiscono all'interoperabilità. Si tratta di una vera e propria infrastruttura digitale nazionale, il cui compito è di gestire l'insieme dei dati sanitari di un cittadino-paziente, insieme ai documenti digitali generati da qualsiasi tipo di evento clinico riguardante l'assistito e il lavoro svolto dal personale medico (quello autorizzato ad accedere alle informazioni).
I referti digitalizzati sono attualmente 255.950.411. Le Regioni dove i cittadini hanno attivato il FSE vedono in testa Trento, poi il Friuli Venezia Giulia e la Lombardia, seguite da Toscana e Valle d’Aosta, Emilia Romagna. Più sotto le altre Regioni. I gruppi più numerosi di medici che hanno attivato il Fascicolo sono in a Regione Emilia-Romagna, Lombardia, Sardegna, Valle d’Aosta e Trento cui fanno seguito i medici di Puglia e Piemonte e poi Veneto Friuli Venezia Giulia e Umbria. Sono però pochini i medici che alimentano il FSE: prima risulta la Valle d'Aosta, poi Umbria, Sicilia e Sardegna. Gli operatori delle aziende Sanitarie abilitati al FSE sono al cento per cento in Lombardia, Toscana, Trento, seguite da Sardegna, Emilia-Romagna, Puglia e Veneto. Sotto il 30% le altre Regioni. Le Aziende Sanitarie che alimentano il FSE vedono in vetta, al cento per cento, Toscana e Trento seguite subito dopo da Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Veneto e Lombardia. Sotto il 25% ci sono otto Regioni, le restanti quattro zero assoluto.
www.fascicolosanitario.gov.it