La Quinta sezione del Consiglio di Stato, con sentenza del 25 febbraio scorso, ha respinto l'appello di un candidato escluso da un concorso di pubblico impiego ‘per carenza del requisito del titolo di studio (laurea diversa, non equipollente o equiparabile, da quella richiesta ndr)' applicando il “tuttora consolidato principio giurisprudenziale, secondo il quale i bandi di concorso indetti per l'assegnazione di posti di pubblico impiego, se contenenti clausole immediatamente lesive delle aspirazioni dei candidati, per il fatto di imporre determinati requisiti di partecipazione anziché altri, vanno tempestivamente e autonomamente impugnati, dal momento che costituiscono la lex specialis del concorso….”.
Bandi di concorso e titoli di studio
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