Il Piano triennale della P.A. digitale 2020-2022, che il Ministero per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione ha sottoposto nel mese di agosto alla Corte dei Conti, rivisita e aggiorna i due Piani antecedenti, la cui prima edizione insisteva sull’introduzione del modello strategico dell'informatica nella P.A. mentre la seconda si prefiggeva di puntualizzare l'implementazione del modello.
Questo nuovo Piano ha come obiettivo principale la realizzazione delle azioni già previste poiché, nell'ultimo triennio, sono già stati messi in condivisione con le Amministrazioni linguaggio, finalità e riferimenti progettuali. Il documento è teso a favorire lo sviluppo di una società digitale, dove i servizi mettono al centro i cittadini e le imprese, attraverso la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione che costituisce il motore di sviluppo per tutto il Paese. Per questo, si legge, è necessario contribuire alla diffusione delle nuove tecnologie nel tessuto produttivo italiano, incentivando la standardizzazione, l'innovazione e la sperimentazione nell'ambito dei servizi pubblici.
Nel Piano si fa esplicito riferimento alla promozione di uno sviluppo sostenibile, etico e inclusivo, attraverso l’innovazione e la digitalizzazione al servizio delle persone, delle comunità e dei territori, nel rispetto della sostenibilità ambientale. Tra i principi rilevanti vi è il 'digital & mobile first': le P.A. devono realizzare servizi primariamente digitali, con accesso esclusivo mediante identità digitale. L'imperativo categorico è quello di adottare in via esclusiva sistemi di identità digitale definiti dalla normativa, assicurandone l’accesso tramite Spid.
I servizi dovranno essere inclusivi e accessibili: le Amministrazioni devono progettare prestazioni per le diverse esigenze delle persone e dei singoli territori.
Il piano definisce altresì i dati pubblici un bene comune, fondamentale per lo sviluppo del Paese, da valorizzare e mettere a disposizione in forma aperta e interoperabile di cittadini e di imprese.
Importante argomento è anche la sicurezza della privacy che deve essere garantita "by design". Ultimo tema rilevante è l’open source: si deve prediligere l'utilizzo di software con codice aperto e, in altro caso, rendere disponibile il codice sorgente.