Nuovi consumatori digitali
Una ricerca del network pubblicitario BBDO e di Microsoft Advertising in collaborazione con Ipsos, presentata nel corso del recente Festival Internazionale di Cannes (58° “Lions”), suggerisce ai pubblicitari di individuare i nuovi consumatori digitali analizzando le loro connessioni emotive nei confronti dei diversi apparecchi utilizzati ogni giorno: pc, televisione, cellulare. Diversamente dalle ricerche tradizionali sull’advertising online in ambito multi-screen, questa indagine ha utilizzato una metodologia differente, volta a comprendere cosa accade nella mente delle persone e analizzare come restano connessi e interagiscono a livello emotivo con i differenti schermi dei dispositivi utilizzati quotidianamente.
La ricerca ha utilizzato gli archetipi di Jung per inquadrare differenti personalità, a seconda dello strumento utilizzato.
Secondo quanto emerge dallo studio, la tv è come un vecchio e affidabile amico che siede passivamente e tranquillamente nelle nostre case; il pc è un fratello maggiore, qualcuno da cui imparare e a cui dimostrare ciò che si sa fare. E’ uno strumento che da maggiore fiducia rispetto alla tv, soprattutto per i giovani, che possono controllare e scegliere il contenuto.
I cellulari sono come i “nuovi amanti”, è più personale “qualcosa” sentito molto vicino. Lo tengono con se in ogni momento. È un rapporto considerato ancora all'inizio e, per questo, coinvolge tutte le fasce d’età e aree geografiche.
Sulla base dei risultati di questo studio, si può evincere che ottimizzando la pubblicità per tutti questi schermi, si può avere la possibilità di raggiungere il prossimo miliardo di consumatori (per esempio quelli dell’India dove sono più di 100 milioni i pc) e anche che la pubblicità su un pc può essere particolarmente appropriata per raggiungere i consumatori più giovani, ma deve essere anche qualcosa da cui puoi imparare, condividere e mettersi in mostra. La pubblicità dovrebbe insegnare, sfidare e stuzzicare la competitività degli utenti, ad esempio, includere una componente ludica.
Riguardo la pubblicità televisiva, sembra questo il momento migliore perché, dicono i conduttori della ricerca, il pubblico è molto ricettivo, vuole divertirsi e coglie appieno l’effetto della pubblicità sia essa sullo schermo di tv, pc o Xbox.
Altra indicazione dello studio è che affinché i messaggi di mobile advertising siano efficaci, gli advertiser devono riconoscere la natura personale di questo mezzo. Ciò che funziona sulla televisione o altri schermi non necessariamente funzionerà su dispositivi mobili. I messaggi devono essere altamente rilevanti, utili e significativi. Essi devono anche essere intimi, capaci di sorprendere, non invadenti, e aiutare l’utente a riconoscersi, facendo leva sul senso di appartenenza.
Da ultimo, a proposito della conoscenza del pubblico di riferimento e gli strumenti, è importante sapere come le persone interagiscono attualmente con questi schermi, piuttosto che cinque anni or sono.
È necessario che le campagne, oggi realizzate per singolo schermo, vengano pensate per un utilizzo evoluto e totale degli schermi a disposizione per sfruttare al massimo la potenzialità di comunicazione.