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Nell'Unione europea il 7% dei possessori di smartphone non sa che è possibile limitare o rifiutare l'accesso ai propri dati personali quando si utilizza o installa un'applicazione sul proprio dispositivo. Meno della metà (43%) degli utilizzatori ha detto di avere un sistema di sicurezza installato automaticamente o fornito dal sistema operativo. Un altro 15% ha sottoscritto un sistema di sicurezza o ne ha usa uno installato da altri.

Sono numeri diffusi da Eurostato alla Giornata per la protezione dei dati che si è svolta a Roma, occasione per fare il punto su e anche per valutare i comportamenti degli utenti di smartphone.

Nel report emerge anche la diversa attenzione che viene data alla protezione dei propri dati in ognuno dei paesi europei.

 Se infatti in media il 28% degli utenti di smartphone non ha mai rifiutato o limitato l'accesso ai dati personali nell'uso di una app,

I più attenti ai propri dati sono i francesi che per il 10% non ha mai limitato o rifiutato l'accesso alle app; subito dopo ci sono gli utenti della Germania per il 16%; quelli dei Paesi Bassi e del Lussemburgo ambedue con il 17%. L'Italia è al 30%, poco al di sopra della media europea che è del 28%.

Fra i paesi in coda, i cui utenti non hanno mai limitato o rifiutato l'accesso ai propri dati personali, la Repubblica Ceca con il 67%, la Bulgaria (49%), Cipro e e il Regno Unito entrambi al 43%.

Rivela, infine, Eurostat che in Europa ben il 75% delle persone di età compresa tra i 16 e i 74 anni utilizza lo smartphone per scopi privati ma che il 28% non ha mai limitato l'accesso alle info.

https://ec.europa.eu/eurostat