I risultati dell'indagine conoscitiva "Informazione e Internet in Italia: modelli di business, consumi, professioni" realizzzata dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e recentemente presentata analizzano ogni componente del sistema dell'informazione nazionale, evidenziando la radicale trasformazione che sta coinvolgendo forme di consumo, modelli di business, modalità di generazione, composizione e offerta del prodotto informativo, fino alla natura stessa della professione giornalistica.
Nel confronto tra mezzi di comunicazione on line e quelli di comunicazione classici, questi ultimi restano al primo posto come principale fonte di informazione, infatti il 92% indica di usarne almeno uno dei tre. L'84% degli italiani ritiene la televisione tra i mezzi più utilizzati per informarsi; il 51% utilizza i giornali tradizionali e il 31% la radio.
Seppur non così ampia come per i media tradizionali, c'è una vasta diffusione tra gli italiani dei mezzi di comunicazione on line. Il 77% dichiara di informarsi on line, social network e blog vengono utilizzati dal 51%, il 65% utilizza siti news della stampa tradizionale e il 28% si rivolge a motori di ricerca e aggregatori.
Per quel che riguarda la professione giornalistica, dice il presidente Agcom, Angelo Marcello Cardani "occorre rivedere il quadro delle regole esistenti, che devono prendere in carico i cambiamenti avvenuti", che "alla presidenza del Consiglio è stato istituito un tavolo per fornire suggerimenti su un settore che ha bisogno di interventi" e che "bisogna informare l'ordinamento della professione giornalistica, non più rappresentativo del quadro attuale".
www.agcom.it
Mezzi classici e mezzi on line
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