Continua il percorso di riconoscimento professionale dei comunicatori pubblici avviato a livello nazionale fin dal 2013 con l’elaborazione e la legittimazione a livello comunitario del modello e-CF 3.0; ad oggi il nostro Paese diviene primo in Europa a definire le competenze professionali operative nel settore ICT tra le quali rientrano anche i comunicatori pubblici.
L’attività del nostro Paese sulla catalogazione dei profili professionali ICT è stata all’avanguardia fin dal 2013 quando dopo aver recepito il modello CEN e-Competence Framework (e-CF), lo ha elaborato alla versione e-CF 3.0 ottenendone poi il riconoscimento come norma tecnica (UNI 11506:2013) da parte di tutte le nazioni europee. Ciò ha permesso di classificare le 40 competenze del framework in cinque aree di attività ICT collegate allo European Qualifications Framework (EQF). In questo modo è stato possibile identificare le competenze digitali specialistiche dei singoli soggetti catalogandole in modo univoco. Sempre in ambito europeo sono state identificate sei famiglie di prima generazione, che hanno dato seguito a 23 profili ICT di seconda generazione, prevedendo comunque successivi profili – definiti di terza generazione – per coprire le eventuali specializzazioni.
Il ruolo del comunicatore pubblico è continuamente in crescita nel mondo digitale basti considerare le azioni professionali svolte quotidianamente sia nel mondo dei social – web community manager – che nella gestione dei portali web – web content specialist – non dimenticando ruoli di coordinamento come il digital strategic planner o il relationship manager.
Gabriele Palamara