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Ammonta a 1,3 miliardi di Euro, pari a circa l’1,1 per cento della spesa sanitaria pubblica, la spesa complessiva in ICT per la Sanità in Italia, sostenuta da strutture sanitarie, Regioni, Ministero della Salute e Medici di Medicina Generale. La spesa ICT procapite in Italia è dunque pari a 22 € per abitante: un valore ridotto, se si considerano altri Paesi con Sistemi Sanitari confrontabili.

Il 70 per cento della spesa ICT in Sanità in Italia, pari a 910 milioni di Euro, è effettuato a livello di strutture sanitarie, che hanno visto nell’ultimo anno una riduzione dei propri budget ICT rispetto alle analoghe stime effettuate nel 2010 (920 milioni di Euro). A fronte della sostanziale stabilità della spesa corrente, tale riduzione è principalmente legata a una contrazione degli investimenti ICT. Anche per i prossimi tre anni le previsioni, da parte delle strutture sanitarie, indicano una tendenza allo stallo o alla contrazione: il 49 per cento del campione prevede infatti una diminuzione degli investimenti ICT (che nell’8 per cento dei casi si ridurranno di oltre il 40 per cento rispetto al 2011). In termini di tipologie di costi ICT, la prima voce di spesa per le strutture sanitarie è relativa all’acquisto di servizi ICT (54 per cento), pari a 491 milioni di Euro, seguita dal costo del personale ICT, che nel 2011 è stato pari a 191 milioni di Euro. Le spese in acquisti software e hardware corrispondono rispettivamente al 12 per cento e al 13 per cento del budget ICT complessivo delle strutture sanitarie.

Il 23 per cento della spesa ICT complessiva in Sanità è sostenuto direttamente dalle Regioni (escludendo eventuali finanziamenti alle strutture sanitarie). Nel 2012, infatti, considerando le quote per nuovi progetti e per il funzionamento e la manutenzione dei sistemi, tale spesa è stimabile in circa 300 milioni di Euro. I maggiori progetti promossi direttamente dalle Regioni riguardano soprattutto gli aspetti legati allo sviluppo dell’infrastruttura di rete e dei sistemi di integrazione tra i diversi attori a livello regionale (ad esempio il SISS in Lombardia e la rete SOLE in Emilia Romagna) e all’erogazione di servizi di base centralizzati alle strutture sanitarie (ad esempio la creazione della Nuova Anagrafe Assistiti, realizzata dalla Regione Sicilia).

Per quanto riguarda la spesa effettuata dai Medici di Medicina Generale (MMG) per gli acquisti di servizi e sistemi ICT (con l’esclusione delle apparecchiature biomedicali), le proiezioni realizzate sui dati raccolti indicano un volume pari a 70,2 milioni di Euro nel 2011 e a 70,9 milioni di Euro nel 2012, con una variazione quindi trascurabile e un valor medio piuttosto contenuto che si attesta intorno a 1.500 € per ogni MMG.

Il Ministero della Salute, infine, prevede una spesa per la gestione delle attività di funzionamento dei sistemi ICT di propria competenza di circa 12 milioni di Euro nel 2011, dimezzando quindi il budget rispetto a quanto speso nel 2010 e riducendo ancora nel 2012 le spese del 13 per cento.

Questi i dati salienti della Ricerca 2012 dell'Osservatorio ICT in Sanità: mettere in circolo l’innovazione (www.osservatori.net). La Ricerca 2012 si è basata su un’analisi empirica che, attraverso survey e studi di caso, ha coinvolto oltre 350 tra CIO, direttori generali, direttori amministrativi, direttori sanitari, referenti regionali e, grazie alla collaborazione con Doxapharma e FIMMG-federazione italiana medici di medicina generale, 637 medici di medicina generale e 1.001 cittadini,  rappresentativi della popolazione italiana.