Aumentate le sanzioni del 2018 (più di 8 milioni di Euro), per il primo semestre di quest'anno il garante della privacy si prefigge una intensa attività di ispezione, in collaborazione con il Nucleo speciale privacy della finanza.
Le ispezioni riguarderanno principalmente l'utilizzo dei dati da parte di banche, delle ASL, delle carte di fedeltà, delle società di telemarketing, dei servizi money transfer, ma anche il SIM-Sistema Integrato dei Microdati dell'Istat e lo Spid. Non saranno esentate dagli accertamenti le imprese di assicurazione e le società che offrono tramite app servizi medici e sanitari.
Nel 2018 le attività di verifica effettuate nel sistema pubblico si sono concentrate soprattutto su Comuni e Regioni, che eseguono trattamenti di dati personali mediante app per smartphone e tablet, con particolare attenzione alla presumibile profilazione e geolocalizzazione degli utenti.