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Archivio newsletter - Associazione Italiana per la Comunicazione Pubblica e Istituzionale

I Fondi Sociali Europei e la comunicazione

La comunicazione dei Fondi strutturali europei è stata oggetto di un incontro specifico a COM.Lab 2015. E non poteva essere diverso, dato che nel periodo che va dal 2014 al 2020, l'Unione europea ha messo a disposizione degli stati membri quasi 352 miliardi di Euro per le misure di sviluppo regionale e di coesione. L'Italia è destinataria di circa 32 miliardi: un tale impegno organizzativo e finanziario non può e non deve essere ignorato dal mondo dei comunicatori pubblici, anche perché ad essi è richiesto uno sforzo comunicativo i cui risultati incidono fortemente sull'efficacia degli interventi.

L'incontro, moderato da Roberto Santaniello, dirigente della comunicazione della Commissione europea, ha visto un vivace confronto tra tre tipologie differenti di addetti ai lavori. La “parte politica” della comunicazione era rappresentata da Serena Angioli, assessore ai Fondi europei della Regione Campania che, forte anche delle sue precedenti esperienze da dirigente, ha esposto i diversi punti di vista dei ruoli da lei assunti nel tempo. La parte “tecnico-amministrativa” era rappresentata da Giovanni Pulvirenti, dirigente responsabile Piano di comunicazione FSE Regione Calabria e da Stefano Cariani, della Direzione Coesione Sociale della Regione Piemonte.

Al centro dell'attenzione si è posta la Strategia di comunicazione della programmazione 2014-2020 del Fondo Sociale Europeo, che presenta nuovi e stringenti obblighi di trasparenza alle Amministrazioni e ai beneficiari delle misure. Al contempo, la nuova strategia del settennio 2014-2020 permette alle Autorità di gestione dei fondi una programmazione più attenta delle attività di comunicazione: rispetto alla programmazione precedente, infatti, viene dato molto più spazio al ruolo del comunicatore. In primis, le norme che ne disciplinano l'attività sono di rango superiore: per la prima volta nella storia dei Fondi strutturali, la comunicazione viene citata e regolata direttamente dai Regolamenti generali approvati direttamente dal Parlamento e non è più relegata ad atto esecutivo della Commissione. Inoltre, il concetto stesso di Strategia supera e integra i precedenti concetti di pianificazione, attribuendo un ruolo decisivo ai Comitati di sorveglianza e quindi a tutti gli attori sociali coinvolti.

Ora tocca alle Regioni cogliere questa opportunità di apertura, trasformando la Strategia di comunicazione in un vivo strumento di partecipazione e di collaborazione tra Europa, Amministrazioni locali e cittadini.