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Garante privacy: iniziativa legislativa popolare dei cittadini Ue e protezione dei dati


Il Garante per la privacy, su richiesta del Ministro per gli affari europei, ha espresso un parere sullo schema di regolamento che descrive le modalità di attuazione del Regolamento dell'Unione europea sull'iniziativa legislativa dei cittadini.

Lo schema di regolamento prevede che le dichiarazioni di sostegno dei firmatari vengano redatte, su carta o per via elettronica, esclusivamente con appositi moduli che raccolgono solo i dati personali richiesti per la verifica degli Stati membri. La titolarità del trattamento dei dati è attribuita agli organizzatori e alle autorità competenti degli Stati interessati, responsabili della raccolta e conservazione dei dati e della loro distruzione nei tempi stabiliti. Lo schema prevede inoltre che l'autorità competente al controllo della sicurezza sulle procedure elettroniche sia l'Agenzia per l'Italia digitale (già Digit-PA), mentre al Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell'Interno è affidato il compito di accertare la ricevibilità, completezza e veridicità delle dichiarazioni di sostegno. Le verifiche vengono effettuate con controlli casuali a campione, chiedendo un riscontro sui dati ai Comuni e alle questure. Se tale riscontro non arriva entro trenta giorni dalla richiesta, la verifica si considera "favorevolmente accertata".

L’Autorità, nel proprio parere, ha sottolineato che la prevista procedura di verifica formale non è in linea né con il Regolamento europeo né con il Codice Privacy italiano e ne ha richiesto la modifica per garantire maggiori tutele alla cittadinanza.