Il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato alla Regione Veneto una richiesta di informazioni per verificare la conformità alla normativa privacy di una delibera, in base alla quale non sarebbero più i medici di medicina generale a scegliere la classe di priorità della prestazione richiesta per il paziente, ma un sistema basato sull’intelligenza artificiale. Sarebbe in sostanza un algoritmo a stabilire i tempi di attesa per le prestazioni prescritte.
Entro 20 giorni la Regione Veneto dovrà comunicare all’Autorità ogni elemento utile alla valutazione del caso, e indicare la norma giuridica alla base del trattamento, la tipologia di algoritmo utilizzato, i data base e i tipi di informazioni e documenti clinici che verrebbero trattati. Inoltre, dovrà specificare le modalità utilizzate per informare gli assistiti dell’iniziativa, fornire elementi sulla valutazione di impatto effettuata e indicare il numero di pazienti coinvolti dal trattamento.
Fonte: www.garanteprivacy.it