Dal Rapporto2013 di Symantec sulla Internet Security, presentato al recente workshop Amdrosetti di Cernobbio, l'Italia è indicata fra le nazioni che primeggiano per phishing (sono quelle email in cui si viene avvisati di problemi sul conto bancario o carte di credito), botnet (rete di computer che "ruba" dati da altri computer, all'insaputa del proprietario, per attacchi informatici).
Per non parlare della noncuranza nell'aggiornare gli antivirus o i software di sicurezza e l'uso di device (dispositivi, apparecchiature) i cui sistemi sono totalmente privi di protezione, come gli iOs di Apple e gli Android (sistemi operativi).
Consolatorio è il fatto che prima di noi, nella "classifica" europea, sono Germania e Olanda.
I punti principali del Report rivelano che nel 2012 vi è stato il 42% di aumento degli attacchi mirati; che il 31% di tutti gli attacchi mirati erano rivolti ad aziende con meno di 250 dipendenti; che ben 500 organizzazioni sono state infettate in un solo giorno da un attacco waterhole (tecnica hacker elaborata che permette di arrivare ad un inconsapevole e vulnerabile utente per carpirgli informazioni); che sono 14 le vulnerabilità zero-day; che il 32% di tutte le minacce mobili ruaba informazioni; che nel 2012 un'unica minaccia ha infettato 600.000 Mac; che il volume di spam ha continuato ad aumentare ed è arrivato a una percentuale del 69% di tutte le email; che è aumentato del 125% il numero di siti di phishing che pratica lo spoofing (la contraffazione dei dati reali) dei siti di social network; che gli attacchi Web sono aumentati del 30% e che, sempre nel 2012, sono state scoperte 5.219 nuove vulnerabilità, 415 di queste su sistemi operativi per dispositivi mobili.
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