Con l'avvento del digitale, anche la comunicazione pubblica e istituzionale è diventata sempre più multicanale, ricorrendo a strumenti che si differenziano per ruolo e conseguente peso. "Sembra che il digitale – sostiene Marco Pogliani, presidente dell'Associazione Milano Smart City – stia stravolgendo tutto l'assetto comunicativo. In realtà, nel passato abbiamo già assistito a molte innovazioni tecnologiche, che sono state assimilate al punto che oggi a casa disponiamo delle stesse dotazioni presenti in ufficio. Il modo in cui la Rete ha davvero innovato la comunicazione è la richiesta di un approccio emozionale, perché sul web un evento o un'iniziativa devono necessariamente essere comunicati anche attraverso le emozioni, che riescono a coinvolgere, unire e far ricordare".
La Rete è dunque un ecosistema vivo in cui l'emozione gioca un grande ruolo. "Per contro – aggiunge Alessandro Galimberti, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia – i social hanno portato al fenomeno della disintermediazione, che si accompagna a una mancanza di cultura e di stile digitale. È necessario che i giornalisti e i comunicatori pubblici siano in grado di usare correttamente il digitale, perché la Rete è un mondo responsive: dà una valutazione immediata di cosa e come si comunica".
Fonte: "Giornata della comunicazione pubblica", Regione Lombardia.