Lo ha stabilito il Garante privacy che ha vietato a due società l'ulteriore trattamento di dati contenuti in una mail ed ha prescritto loro l'adozione di misure per garantire una scrupolosa vigilanza sull'operato del personale che tratta i dati per loro conto o interesse.
Il caso nasce dal reclamo di una signora che si è rivolta al Garante lamentando l'illecito trattamento dei dati personali contenuti in una mail inviata ad un conoscente di una agenzia immobiliare, per promuovere la propria attività di consulenza.
La mail, giunta a due collaboratori delle società dopo essere stata parzialmente modificata, era stata inoltrata ad oltre 200 affiliati commerciali, senza cancellare le informazioni personali.
Il Garante ha stabilito che la responsabilità fosse addebitabile alle due società, in capo alle quali rimane il compito e il potere di vigilare sui propri collaboratori.
Maggiori informazioni: www.garanteprivacy.it